Elezioni Comunali Reggio Calabria, le dichiarazioni dei protagonisti e le immagini della contestazione a piazza Duomo
La Lega sbarca a Reggio Calabria con il primo evento pubblico della campagna elettorale in città: alla presenza del vice segretario del partito, Andrea Crippa, tutti gli esponenti leghisti reggini e calabresi hanno lanciato con forza la candidatura di Nino Minicuci a Palazzo San Giorgio, in vista delle elezioni di 20 e 21 settembre. Lo hanno fatto in una piazza Duomo palesemente vuota, con poche decine di persone, compresi i candidati della lista, i militanti e i numerosi rappresentanti del partito.
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“Reggio Calabria è una delle città più belle d’Italia ma ha il sindaco peggiore d’Italia” ha detto Crippa, aggiungendo che “qui se non sei amico degli amici, da Reggio te ne devi andare. I migliori medici, professionisti, architetti, professori del Nord vengono dalla Provincia di Reggio Calabria, noi non abbiamo la bacchetta magica ma vogliamo dare una chance a questa terra bellissima, consentendo ai reggini di scegliere se poter rimanere. Cerchiamo semplicemente di esportare il nostro buon governo che abbiamo già dimostrato in tante altre città del Nord, del Centro e del Sud“. Crippa ha aggiunto che “non è facile essere della Lega a Reggio Calabria, ma lavoreremo per il riscatto della città. Nino Minicuci si sta prendendo una responsabilità enorme, mettendosi a disposizione per risanare la città. Chiuderemo i centri sociali, anche a Reggio come in tutt’Italia. Sono orgoglioso di essere qui, questa città non è seconda a nessuno. Minicuci è una persona umile, onesta e cambierà la città dal degrado in cui è piombata“.
Il candidato Nino Minicuci è stato durissimo contro il Sindaco uscente Falcomatà, “è l’unico impresentabile, dovrebbe solo vergognarsi di quello che ha combinato in questi sei anni. Io sono convinto che vinceremo al primo turno. E’ da 46 anni che lavoro nella pubblica amministrazione e porto la mia esperienza contro lo sfacelo che ho visto in città dopo 6 anni di Falcomatà. Sono sempre stato di destra, prima missino da ragazzino quando ero tesserato nel Fronte della Gioventù. Ho rifiutato nelle mie liste le candidature di transfughi del centrosinistra, uscenti dalle amministrazioni di Falcomatà. Sono scappati da quel disastro ma io nelle mie liste non li ho voluti a prescindere. Così come non ho voluto gente legata alla ‘Ndrangheta, ho controllato la fedina penale di tutti i candidati e non mi risulta che ci siano situazioni poco chiare o ambigue“.
Tra le dichiarazioni di Invernizzi, Minasi e Spirlì, tutte volte ad esaltare Minicuci e la “mala politica di Falcomatà e del Pd che hanno ridotto la città ad un cumulo di macerie“, intorno alla piazza leghista sono andate in scena diverse proteste di liberi cittadini, passanti e alcune più organizzate tra cui quella di un gruppo di ragazzi che hanno esposto proprio sulla scalinata del Duomo lo striscione “Terroni fieri delle nobili origini della nostra civiltà, mai venderemo la nostra dignità“, firmato “Meridionali liberi”. I ragazzi sono stati immediatamente allontanati dalle forze dell’ordine per garantire l’ordine pubblico.
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