Sono in corso i preparativi per la XXVIII edizione del Premio Anassilaos di Arte Cultura Economia e Scienze e del Premio per la Pace San Giovanni Paolo II che si terrà il prossimo 5 novembre presso l’Auditorium Nicola Calipari del Consiglio Regionale della Calabria. Nello stesso giorno, come ormai consuetudine, si terrà anche la consegna del Premio riservato ai giovani, curato dalla Sezione Giovanile presieduta da Tito Tropea che, come ogni anno, segnalerà giovani talenti nel campo della ricerca universitaria, delle arti, della musica nonché alcuni neolaureati. Siamo ancora in attesa, ha comunicato il Presidente del Premio Stefano Iorfida, che le personalità e le istituzioni cui è stato proposto il riconoscimento, confermino la loro presenza alla manifestazione che si aprirà con un omaggio della Sezione Giovanile di Anassilaos alla memoria di Giulio Regeni. Operiamo da anni in una città “fascinosa”, ricca di contraddizioni e problematicità e dalla bellezza incomparabile, una città che – dice Iorfida – proviamo ad amare e difendere nel nostro piccolo ambito con le armi della cultura e delle arti e soprattutto con un impegno quotidiano. Il Premio Anassilaos, sobrio fin quasi alla povertà, è parte di quest’impegno che per essere mantenuto ha rinunciato a quel superfluo che talora si accompagna a manifestazioni simili perché, prosegue Iorfida, l’importante è comunque esserci per poter incontrare ancora una volta in riva allo Stretto studiosi italiani ed europei che possano riportare nei loro paesi una immagine positiva di Reggio Calabria; per poter manifestare attenzione a quegli uomini e a quelle donne che nei più diversi campi di attività, hanno operato e operano nella nostra terra e, con il premio intitolato a San Giovanni Paolo II, ricordare il valore profondo della pace e dell’incontro. Da qualche anno la nostra Città è divenuta un punto di approdo e di accoglienza per tanti migranti in fuga dalla guerra. Ciò è reso possibile dallo sforzo e dall’impegno congiunto delle Forze dell’Ordine, della Guardia Costiera e delle Associazioni di Volontariato – e tra esse la Caritas – coordinate dalla Prefettura. Nell’Anno della Misericordia che si avvia a conclusione il prossimo novembre desideriamo potere manifestare apprezzamento e riconoscenza a questi uomini e donne che si prodigano, con dedizione e spirito di sacrificio, nell’opera di salvataggio e assistenza ai migranti ricordando che tra i primi migranti della storia ci fu la quella Sacra Famiglia costretta a migrare in Egitto per sfuggire alla violenza di un tiranno come Erode (Matteo,2, 13-15).
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