Mar. Lug 16th, 2024
Un’agente della Polizia Penitenziaria ha rischiato di essere ucciso da un detenuto all’interno dell’istituto penitenziario di Via San Pietro, a Reggio Calabria.

Si tratta dell’ennesima aggressione maturata ai danni di un addetto alla sicurezza delle carceri che certifica, qualora ve ne fosse ulteriore bisogno, al difficile situazione in cui versano gli istituti penitenziari calabresi.

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A rendere ancor più significativa la notizia c’è il fatto che ad essere vittima, nella vicenda, è un agente di provata esperienza che ha rischiato la pelle durante il servizio nella sezione detentiva di Osservazione psichiatrica.

Il detenuto gli ha messo le mani al collo ed ha provato a strangolarlo. A denunciare il fatto è stata la Uilpa Polizia penitenziaria con l’ausilio di una nota.

A evitare che le cose finissero nel peggiore dei modi, ci ha pensato il pronto intervento dei colleghi di reparto che hanno salvato il collega.

Successivamente, dopo una prima visita operata dal medico dell’istituto penitenziario, è stato trasportato presso il Grande Ospedale metropolitano dove è stato giudicato guaraibile in venti giorni.

«Il caso si colloca nella drammatica situazione nazionale che affligge le Carceri – fa sapere il presidente territoriale della Uilpa Penitenziaria Reggina, Bruno Fortugno – che seppur attenzionata, ancora oggi non è stata risolta. Infatti, si sta sempre più assistendo a una escalation di quotidiane aggressioni ai danni di agenti di polizia penitenziaria”.

E’ stato inoltre dichiarato che l’ennesimo caso maturato in Calabria sarà portato all’attenzione dei tavoli nazionali.

Strill.it

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