Tanti i piccoli imprenditori che hanno aderito alla campagna di Confcommercio “Bollette in vetrina”. Non un’operazione di facciata ma la necessità di far arrivare il grido di dolore alla politica
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Francesca, Diego, Gianfranco, Stefania, Rodolfo. Sono tanti i commercianti, ristoratori, panificatori che a Reggio Calabria hanno aderito alla campagna nazionale Confcommercio “Bollette in vetrina”. Non una operazione di facciata ma una reale necessità che vuole fare giungere alla politica, impegnata in una assurda campagna elettorale, il messaggio inequivocabile di decine di migliaia di commercianti e dei loro dipendenti: non si può attendere oltre perché in assenza di aiuti migliaia di aziende verranno spazzate via.
È Lorenzo Labate, presidente della Confcommercio Reggio Calabria, a ricordare che «Confcommercio ha formalmente chiesto alla Politica ed al Governo, anche in questa fase transitoria, di adottare con urgenza misure necessarie a mantenere in vita le nostre attività. Molti colleghi sono in ginocchio di fronte a rincari così improvvisi ed importanti e con una prospettiva di ulteriore aggravio delle bollette nei mesi autunnali. Ovviamente, il prezzo più salato dei costi energetici viene pagato dagli operatori della ristorazione, dai panificatori, dai dettaglianti alimentari perché, se in un negozio di abbigliamento, in una gioielleria, negli uffici, vista l’entità dei consumi, il rincaro può essere assorbito, nei settori che ho citato in molti casi diventa impossibile proseguire l’attività commerciale. Le notizie del Governo al lavoro per realizzare un nuovo pacchetto di sostegni alle famiglie e alle imprese contro il caro-energia che dovrebbe vedere la luce in questi giorni – continua Labate –, testimoniano l’importanza dell’iniziativa di protesta intrapresa che ha il grande merito, inoltre, di avere messo clienti e commercianti dalla stessa parte».