Lun. Nov 18th, 2024

Il patron amaranto dopo l’esito dell’asta per l’acquisizione del marchio: «Al lavoro per programmare il futuro. E a giugno riapre lo store».

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Reggina, la rinascita e le ambizioni future

«Oggi la Reggina rinasce. Oggi la nostra amata Reggina è di nuovo viva». Con queste parole, visibilmente emozionato, Antonino Ballarino ha commentato in conferenza stampa l’esito dell’asta che ha permesso alla Lfa Reggio di acquisire il marchio della Reggina. «La Reggina oggi ritorna ad essere nei cuori e nella mente di tutti coloro che vogliono bene a questa città – ha dichiarato il patron amaranto – Ringrazio l’amministrazione e il sindaco, perché ha voluto dare un segno di certezza affinchè la storia della Reggina tornasse viva».

Ballarino ha delineato gli obiettivi a breve termine della società: «Adesso abbiamo davanti una grande avventura, sogni che devono diventare realtà. Abbiamo bisogno del centro sportivo, dobbiamo programmare e non possiamo perdere tempo. Vogliamo tornare nei professionisti massimo entro un anno. Lo store ufficiale sarà riaperto entro il 15 giugno dove era precedentemente per dare un segnale. Oggi – ha concluso – ci siamo presi una grande responsabilità».

Anche il sindaco Giuseppe Falcomatà ha espresso soddisfazione per l’esito dell’asta: «E’ una giornata importante che celebra una unità di intenti – ha rimarcato il sindaco – Tutto quello che è successo è avvenuto con grande signorilità da parte di tutti. E’ una storia che va oltre le ambizioni personali. La Reggina è questo, un patrimonio collettivo della città che non poteva essere trattato dal Comune alla stregua di un’asta per acquisire un supermercato. La Reggina è una figlia che deve essere amata, onorata e rispettata nella consapevolezza che si continuerà a camminare insieme, nel solco di una unità di intenti a favore della crescita e dello sviluppo della città. Reggio grazie al calcio ha avuto una crescita di carattere economico. Se l’abbiamo già fatto, dobbiamo tornare ad avere l’ambizione di raggiungere quei palcoscenici che portano benessere e indotto non solo di natura economica. Quello di oggi è un ottimo punto di partenza per ritornare a vincere».

In rappresentanza di Stefano Bandecchi, davanti a microfoni e telecamere ha parlato l’imprenditore Scuncia. «Forse non abbiamo fatto filtro, ma l’intenzione era di riportare la Reggina dove merita di stare. Bandecchi – ha precisato – ha partecipato per primo alla manifestazione d’interesse per salvare un simbolo di identità e tradizione. Lui sarà presente a supportare ogni esigenza».

La festa dei tifosi

Intanto a piazza Duomo i tifosi della curva Sud festeggiano il ritorno della storia e dell’identità tra fumogeni e cori. «Io mi sono innamorato della Reggina. Io ho sofferto come soffrivate voi. Io sono riuscito a non vedere a volte la partita perché soffrivo. E non riuscivo». Così il patron della Reggina Nino Ballarino davanti ai tifosi festanti – «E io immagino i sacrifici che avete fatto tutti voi nello starci sempre vicino. Vi diciamo grazie perché siamo stati di esempio in tutti i campi dove siamo stati. Certo, ci sono stati tanti momenti difficili, anche di tristezza e scoramento. In quei momenti anche pensandovi, sognavo quello che è avvenuto oggi. Vi possiamo promettere di stare vicino a voi come noi vogliamo che voi stiate vicino a noi. Perché non ci saranno sempre momenti di grande gioia come quella di oggi. Ma ci saranno anche momenti di grande tensione. Dobbiamo avere un obiettivo che è quello di uscire dai dilettanti e portarci nei professionisti. Questo è quello che chiediamo con forza».