di Michele Galimi
Fra pochi giorni saremo chiamati a rispondere ai quesiti referendari in merito al funzionamento della giustizia nel nostro paese.
Già,la Giustizia!
Quante volte in questi anni abbiamo partecipato alla commozione,allo sdegno per fatti di mala giustizia che hanno interessato e distrutto la vita di tanti cittadini innocenti?
Quanti di questi hanno perso la vita proprio per gli effetti traumatici di tanta barbarie,anche se i livelli superiori dei gradi giudiziari ne avevano pronunciato,successivamente,l’innocenza?
Ha fatto scalpore il caso “Tortora”,personaggio noto della TV,ma quanti cittadini semplici,umili,sconosciuti,sono passati da tanta crudeltà?
Qualcuno dice che questa materia,proprio per la delicatezza e la complessità,deve passare per la revisione parlamentare.
PERCHÉ NON E’STATO FATTO FINO AD OGGI?
Ricordiamoci che ogni sentenza viene pronunciata “in nome del popolo italiano”
Ed allora sia il POPOLO a dare indirizzi,a manifestare con forza la voglia di avere una giustizia giusta,una giystizia in cui accusa e difesa siano paritari e che sia un Giudice terzo,AUTOREVOLE,autonomo il garante.
Disertare le urne il prossimo 12 giugno,sarebbe una resa,una rassegnazione che ci spoglia di un DIRITTO che la nostra Costituziine prevede.
Una giustizia GIUSTA non può essere un sogno.
Solo una grande partecipazione democratica ai seggi nella giornata del 12 giugno,contribuirà a fare veramente dell’Italia LA PATRIA DEL DIRITTO
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