Gio. Ago 15th, 2024

La disoccupazione giovanile, con il 60% rappresenta uno dei problemi piu’ evidenti per il territorio metropolitano di Reggio Calabria. A trainare l’economia resta il settore della produzione agricola che grazie all’export verso l’estero produce 87,5 milioni di euro, soprattutto nel settore chimico grazie alla produzione di bergamotto. Il turismo e la valorizzazione del patrimonio culturale resta l’ambito con maggiore propensione di miglioramento economico. I dati sono stati comunicati oggi nel corso della presentazione del rapporto 2018 sull’andamento dell’economia della Citta’ metropolitana di Reggio Calabria, elaborato dalla Camera di Commercio. Lo studio, relazionato dal presidente dell’ente camerale, Antonino Tramontana, delinea un quadro riassuntivo del sistema economico locale, cogliendo le principali tendenze in atto, relativamente alla produzione di ricchezza, alle dinamiche demografiche delle imprese, al mercato del lavoro, ai rapporti tra aziende e sistema creditizio, all’interscambio commerciale e all’andamento dei flussi turistici.

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Consumi: il +1,4% registrato dalla Citta’ metropolitana, infatti, appare cinque decimi di punto inferiore al dato nazionale (+1,9%) e due decimi in meno della media calabrese (+1,6%). Il 51,5% della ricchezza prodotta localmente proviene dai servizi (compresi quelli delle pubbliche amministrazioni locali) piu’ di quanto osservato a livello Italia (49,6%). L’industria e le costruzioni sono i settori caratterizzati da maggiori difficolta’. Il sistema produttivo: la maggior parte delle imprese del reggino (il 68,6%) sono ditte individuali; il loro numero e’ cresciuto, seppur di poco, sia in termini tendenziali (+0,6% nel corso dell’ultimo anno) che congiunturali (+0,1% nel corso dell’ultimo trimestre 2017). Queste dinamiche fotografano la presenza nel territorio di un’alta propensione ad intraprendere iniziative di auto-imprenditorialita’, fenomeno che e’ da collegarsi, almeno in parte, alla presenza di un mercato del lavoro debole, non in grado di assorbire l’offerta di lavoro. L’occupazione: la disoccupazione giovanile, infatti, rimane uno dei nodi strutturali piu’ gravosi. Anche nel 2017, il tasso di disoccupazione giovanile ha continuato a crescere, raggiungendo quota 60%; un valore quasi doppio al gia’ troppo alto valore medio nazionale, ad oggi sceso di otto punti percentuali, dal 42,7% del 2014 al 34,7% del 2017. Complessivamente comunque il tasso di disoccupazione e’ sceso durante l’anno, passando dal 24% al 22,2%. Un valore che rimane pero’ superiore alla media regionale (21,6%) e quasi doppio rispetto a quello italiano (11,2%). Nella graduatoria delle province italiane per tasso di disoccupazione, la Citta’ metropolitana di Reggio Calabria si colloca al 97-esimo posto; fa peggio la provincia di Crotone in ultima posizione.

Export: in termini relativi, l’export reggino equivale allo 0,05% del totale nazionale e al 46,3% del valore complessivo della Calabria. Scendendo nel dettaglio settoriale, si evidenzia come i flussi commerciali verso l’estero siano trainati dal settore chimico che costituisce da solo il 39,4% delle esportazioni reggine, per un valore di 87,5 milioni di euro. Il dato e’ fortemente trainato dalla produzione di bergamotto, la cui essenza e’ utilizzata nel settore della profumeria e farmaceutico. Il settore agroalimentare si conferma un punto di forza dell’area reggina, come peraltro dell’intera regione, rappresentando il 28,3% dei beni venduti al di fuori dei confini nazionali, con un valore di 62,8 milioni di euro. Turismo: anche su questo fronte, nonostante un ritardo strutturale del territorio rispetto alla media nazionale, qualcosa inizia a muoversi. Gli oltre 217mila arrivi turistici registrati nell’ultimo anno cui si dispone di dati provinciali – il 2016 – sono il risultato di una crescita annuale del +4,0%. Aumento che, pero’, solo in minima parte si e’ tradotto in maggiori pernottamenti (+0,6%), stante una contrazione della permanenza media dei visitatori. (Mav/Dire)

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