Romano ma di origini calabresi.”Per me ulteriore motivo gioia”
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Il consiglio comunale di Roccella Ionica ha deliberato all’unanimità il conferimento della cittadinanza onoraria all’attore Raoul Bova nato a Roma ma con origini calabresi da parte del padre.
Protagonista di pellicole cinematografiche e fiction televisive di successo, Bova non ha mai fatto mistero del profondo legame con Roccella Ionica dove ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza e dove torna spesso per periodi di vacanza.
Un legame costruito dal padre, Pino, scomparso anni fa, che nel centro della Locride è nato e ha vissuto per diversi anni prima di trasferirsi a Roma.
“Nonostante il successo – ha affermato il sindaco Vittorio Zito nella proposta di conferimento – Raoul ha sempre rappresentato pubblicamente la sua profonda umiltà e l’esercizio quotidiano dei sentimenti e dei valori su cui ha costruito il proprio percorso di crescita umana e professionale. Sentimenti e valori trasmessigli dai genitori e consolidati dalla cura dei legami familiari e amicali che la fama non ha mai messo in dubbio e che, al contrario, Bova ha coltivato e difeso con forza da ogni possibile effetto negativo che un successo così imponente può portare con sé”. “Raoul Bova è uno straordinario testimone – ha aggiunto il sindaco Zito – della città di Roccella e dei sentimenti che la animano. Straordinario perché straordinariamente intenso ed autentico è ciò che egli prova per la nostra comunità e perché straordinari sono anche i palcoscenici mediatici sui quali egli non manca mai di parlare della nostra città, dando un contributo enorme alla costruzione e alla promozione della immagine di Roccella”.
“Sono molto contento di questo riconoscimento – ha commentato Raoul Bova appresa la notizia – Mi ha fatto molto piacere perché Roccella rappresenta i miei ricordi, la mia educazione, l’amore che nutro per quei posti, per la gente del luogo. Sono particolarmente felice perché papà era nato a Roccella e sono sicuro che gli farà piacere questa cittadinanza. Sarà in suo onore e in onore anche di mia mamma che sta lassù assieme a lui.
Ricevere questo riconoscimento sarà, quindi, un ulteriore motivo di gioia e soprattutto di affetto da parte di un paese che mi ha dato tanto e che continua a darmi tanto”.