Mar. Lug 16th, 2024

serie factual su reparto Eliportato Cc cacciatori di Calabria

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Dal 1991, anno della composizione del reparto, lo Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori di Calabria ha prodotto oltre 8000 arresti, catturato 282 latitanti di ‘ndrangheta, scovato oltre 400 bunker. Sembra una guerra, combattuta in qualunque luogo al mondo, immagini scattate in Messico o in Colombia, non ad un’ora di aereo da Roma e a quindici chilometri da Reggio Calabria. Una guerra vicina, più di quanto si possa immaginare. Combattuta in mimetica, fucili mitragliatori, all’interno di trincee scavate nelle rocce dell’Aspromonte. Andrà in onda, a partire da domani alle 23.20 su Rai2 ‘Lo squadrone. Dispacci dalla guerra di ‘ndrangheta’, serie tv di genere factual, prodotta da Clipper Media in collaborazione con Rai2, con il sostegno della Calabria Film Commission. Quattro episodi da 50 minuti, scritti e diretti da Claudio Camarca, per raccontare uno spaccato reale dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori di Calabria, in grado di superare l’immaginazione, ad alto tasso di azione e di suspense, in cui un manipolo di uomini coraggiosi rischia ogni giorno la vita per restituire la Calabria alla sua gente. I riflettori sono puntati sulle attività sul campo dello Squadrone, ma anche sui singoli uomini, sul loro privato, sulle loro motivazioni. Due le attività principali che ne contraddistinguono l’opera quotidiana: la ricerca dei latitanti e il ritrovamento ed eradicazione delle piantagioni di canapa. Con loro lo spettatore scende in bunker sotterranei che si estendono anche per trecento metri quadrati, con loro si risale lungo le pendici dell’Aspromonte per individuare un posto di osservazione da cui studiare i movimenti della famiglia di un latitante, tra trappole e piantagioni di canapa. Una continua caccia all’uomo, tra le fogne di Platì, collegate alle case attraverso intricati cunicoli, rastrellamenti a San Luca, con perquisizioni di abitazioni di affiliati, confische, arresti e operazioni lungo la cima dei monti, dentro stalle e case abbandonate. Il contatto con il lato ‘liturgico’ della ‘ndrangheta, con il Santuario di Polsi, dove sono state distribuite le cariche all’interno delle cosche. L’arresto di un latitante non è che un nuovo inizio, una nuova caccia, alla ricerca della rete di affari di questa holding globalizzata nei cinque continenti, dalla Colombia alla Germania, passando per città come Sidney, Toronto, Johannesburg.

Oliverio,serie tv “Lo squadrone” racconta Calabria vera

“Ringrazio ‘Calabria Film Commission’ per il sostegno assicurato alla realizzazione della serie televisiva ‘Lo squadrone. Dispacci dalla guerra di ‘ndrangheta’, prodotta da Clipper Media in collaborazione con Rai 2 che, da domani, andrà in onda in seconda serata sulla seconda rete Rai, per il suo impegno costante teso alla valorizzazione e alla promozione dell’immagine e della storia della nostra regione”. Lo ha detto il presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, in occasione dell’anteprima nazionale della serie tv in quattro puntate presentata al Cinema Moderno di Vibo Valentia. “Prodotti televisivi come questo – ha aggiunto Oliverio – raccontano l’immagine di una Calabria diversa da quella che viene spesso presentata attraverso i soliti stereotipi, una Calabria positiva che vuole affrancarsi definitivamente dai tentacoli e dalle paure della ‘ndrangheta e rilanciano il volto di una terra in cui vivono uomini e donne che lottano ogni giorno per crescere e progredire e per fare in modo che questa nostra regione abbia il giusto ruolo che merita nel panorama nazionale. Un ringraziamento particolare, inoltre, voglio rivolgere all’Arma dei Carabinieri per il prezioso e difficile lavoro compiuto in questi anni in difesa della legalità. Nel corso della presentazione della serie tv abbiamo visto la fatica e il sudore di questi uomini impegnati a tutelare le nostre comunità per affermare la legalità e per far crescere la nostra terra”. Per Oliverio “in questi anni, grazie al loro impegno, sono stati realizzati risultati importanti. Proprio grazie all’azione incisiva, professionale e costante dei Cacciatori di Calabria, è stata definitivamente debellata la terribile stagione dei sequestri e sono stati raggiunti traguardi importantissimi. I colpi inferti sono stati durissimi e, grazie ad essi, i calabresi oggi hanno maggiore fiducia nello Stato. Il cammino intrapreso è difficile e richiede coraggio ma credo che la Calabria si stia pian piano liberando da antichi lacci e da vecchie sudditanze psicologiche e culturali, riconquistando quella che è la sua vera immagine e che risponde ai reali valori della nostra terra. Una terra che accoglie, che lavora onestamente e che ha grande dignità. Lo ‘Squadrone’ racconta tutto questo – conclude Oliverio – e darà sicuramente una spinta mediatica fortemente positiva all’immagine sana della nostra regione”.

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