Le parole del presidente russo sul mancato ingresso nell’Alleanza. Missile sul villaggio di Hroza, almeno 51 le vittime: tra i morti anche un bambino di 6 anni
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Putin aveva chiesto di entrare nella Nato, ma l’Alleanza l’ha rifiutato. Lo ha ricordato lo stesso presidente russo al Valdai Club in corso a Sochi, citato dalla Tass: “C’è stato un momento in cui avevo suggerito: ‘Forse dovremmo unirci alla Nato?’ Ma no! La Nato non ha bisogno di un Paese del genere, no”.
Missile su villaggio di Hroza, ucciso 10% abitanti
Un missile della Russia fa strage a Hroza, villaggio nell’oblast di Kharkiv. Il raid provoca almeno 51 morti, come rende noto il ministro dell’Interno ucraino, Ihor Klymenko, secondo cui nell’attacco – uno dei più tragici dall’inizio della guerra- è stato usato un missile balistico ipersonico Iskander. “Un crimine russo brutale: un attacco missilistico contro un normale negozio di alimentari, un attacco terroristico deliberato”, denuncia su Telegram il leader ucraino.
I media riferiscono che la popolazione del villaggio era costituita da 501 persone. ”In un solo colpo i russi hanno ucciso il 10% degli abitanti del villaggio”, scrive la Ukrainska Pravda.
Solo l’attacco al teatro di Mariupol e quello alla stazione ferroviaria di Kramatorsk hanno provocato la morte di altrettante persone. Si stima che a Mariupol siano morte fino a 600 persone quando il teatro in cui si rifugiavano è stato distrutto in un raid russo nel marzo del 2022. Alla stazione ferroviaria Kramatorsk, invece, 52 persone sono state uccise mentre aspettavano il treno nell’aprile 2022.
Attacco su Kherson
Due invece i morti in bombardamenti russi denunciati dagli ucraini su Kherson. Stamani “i russi hanno attaccato il centro di Kherson con l’artiglieria”, uccidendo “un uomo e una donna”, ha denunciato via Telegram il governatore Oleksandr Prokudin.
Nella notte sono state attaccate le regioni meridionali di Odessa e Mykolaiv, oltre che sulla regione centrale di Kirohovrad. Lo stato maggiore delle forze di Kiev ha raso noto che le difese aeree ucraine hanno abbattuto 24 dei 29 velivoli Shahed lanciati sul loro territorio durante la notte. La Russia “continua con i suoi tentativi di distruggere il porto e altre infrastrutture del sud, e sta seminando il terrore anche nelle regioni centrali”, si legge in una dichiarazione dell’aviazione ucraina.
Onu, 10mila civili uccisi dall’inizio dell’invasione
Sarebbero circa 10mila i civili uccisi e decine di migliaia quelli rimasti feriti in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa nel febbraio 2022. E’ questa la stima sul numero di vittime tra la popolazione contenuta nel rapporto della Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite, secondo il quale la violenza dei combattimenti degli ultimi mesi ha causato una media di sei morti e 20 feriti ogni giorno tra febbraio e luglio di quest’anno. “La guerra ha devastato la vita di milioni di ucraini, compresi i bambini, che dovranno convivere per molti anni con un’orribile eredità di perdite umane, distruzione fisica e danni ambientali, in particolare la contaminazione da residuati bellici esplosivi”, ha affermato Danielle Bell, capo della missione.
La guerra – denuncia l’Onu – ha portato milioni di ucraini a scendere al di sotto della soglia di povertà, situazione peggiorata con gli attacchi russi alle infrastrutture agricole o la distruzione della diga di Kakhovka nel mese di giugno, che ha causato gravi conseguenze, dalle inondazioni a un disastro ambientale che “avrà effetti negativi a lungo termine sulle persone che vivono nella zona”. Gli osservatori della missione hanno denunciato attacchi missilistici russi contro civili e strutture agricole, oltre a torture, maltrattamenti, finte esecuzioni, violenze sessuali e detenzioni arbitrarie.