Ven. Nov 8th, 2024

Si sono concluse ieri sera le attività operative dell’esercitazione “Sisma dello Stretto 2022”, organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile con le regioni Calabria e Sicilia, che ha visto, a partire dal 4 novembre, tutte le componenti del Servizio Nazionale misurarsi in numerosi scenari allestiti tra le province di Reggio Calabria e Messina nell’ambito della simulazione di un terremoto di magnitudo 6, con conseguente allerta maremoto, con un significativo livello di impatto su abitazioni e popolazione. L’esercitazione, che ha coinvolto complessivamente 56 comuni di cui 37 in Calabria e 19 in Sicilia, è stata anche l’occasione per testare su una platea di oltre 500 mila persone il sistema di allarme pubblico IT-alert che ha inviato, sui cellulari dei cittadini presenti al momento della scossa in 22 comuni costieri delle due regioni, un messaggio di informazione sull’esercitazione in corso relativa all’allerta maremoto.

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La parte reale – Full Scale – dell’esercitazione “Sisma dello Stretto 2022” ha visto il coinvolgimento sul campo di circa 3.500 tra operatori, tecnici e funzionari delle Strutture Operative, delle Istituzioni territoriali, dei Centri di Competenza tecnico-scientifica e di oltre 3 mila volontari delle organizzazioni nazionali e locali. Quasi 2 mila sono state inoltre le risorse impegnate nelle attività “per posti di comando”, ovvero da remoto, come ad esempio la verifica della comunicazione tra i centri operativi attivati a diversi livelli territoriali.

Desidero ringraziare tutte le componenti del Servizio Nazionale della Protezione Civile che in questi tre giorni hanno partecipato a questa importante e impegnativa esercitazione, che ha coinvolto un territorio ampio del quale noi tutti conosciamo punti di forza e fragilità”, ha detto il Capo Dipartimento Fabrizio Curcio nel corso del debriefing di questa mattina presso la DICOMAC allestita a Reggio Calabria.

“Tra le componenti del Servizio Nazionale, è sempre bene ricordarlo, risiedono a pieno titolo gli Enti e le Istituzioni territoriali, senza le quali anche il miglior sistema di risposta all’emergenza risulterebbe del tutto inefficace, e sarebbe impossibile affrontare con successo la grande sfida che abbiamo davanti, quella cioè di rendere le comunità sempre più resilienti”. Proprio nell’ottica di un sempre maggiore coinvolgimento della popolazione e di una sempre più ampia diffusione della consapevolezza del rischio, nell’ambito dell’esercitazione sono state allestite a Reggio Calabria, Bagnara Calabra e Bova Marina tre piazze della campagna di comunicazione Io Non Rischio, relative ai rischi sismico e maremoto. Inoltre, sul lungomare di Reggio Calabria è stata allestita la mostra itinerante Terremoti d’Italia, il percorso espositivo, realizzato dal Dipartimento della Protezione Civile, che permette al visitatore di capire, in più fasi, cos’è il terremoto e cosa si può fare per ridurne i rischi, fino a poterne osservare e percepire, in sicurezza, direttamente gli effetti, grazie all’esperienza su simulatori sismici progettati per riprodurre il movimento sismico.