Dom. Ott 6th, 2024

Gioia Tauro – Rabbia e delusione montano tra i cittadini della Piana di Gioia Tauro, dopo l’incontro tra i sindaci del territorio e la manager dell’Asp, la dottoressa Di Furia. Mentre i rappresentanti politici locali si dichiarano soddisfatti degli esiti del confronto, i cittadini, rappresentati dal Comitato Spontaneo “Salute nella Piana”, denunciano l’immobilismo delle istituzioni sanitarie e le condizioni critiche dei servizi medici sul territorio.

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“La gente muore aspettando di essere operata”. Questo il grido disperato del Comitato, che ha inviato una lettera durissima indirizzata ai sindaci e alle autorità competenti. Nella nota, si denuncia la grave situazione in cui versano le strutture sanitarie locali, a partire dall’ospedale spoke della Piana, dove la carenza di medici anestesisti sta rallentando o addirittura bloccando numerosi interventi chirurgici. Liste d’attesa lunghissime, pazienti costretti a mesi di attesa per poter subire interventi non urgenti, e una carenza cronica di personale medico, sono tra i problemi più gravi che affliggono la sanità della zona.

La manager dell’Asp, durante l’incontro con i sindaci, ha parlato del via libera, forse entro la fine dell’anno, ai lavori per le Case e gli Ospedali di Comunità. Tuttavia, il Comitato non si sente rassicurato da queste promesse, sottolineando come nessuna delle criticità esistenti sia stata affrontata con soluzioni concrete. “Dove sarà trovato il personale per gestire queste strutture? Sono stati indetti i concorsi necessari?”, si chiede con tono esasperato il Comitato.

Uno dei punti centrali della protesta riguarda il reparto di Radiologia, dove solo quattro medici si trovano a dover gestire oltre 43mila prestazioni l’anno, con un primario costretto a effettuare 18 turni notturni al mese. La situazione, denuncia il Comitato, è ormai insostenibile per i professionisti e rischia di compromettere ulteriormente l’efficacia del servizio offerto ai pazienti.

Anche il reparto di Chirurgia non versa in condizioni migliori, con oltre 230 pazienti in attesa di interventi chirurgici, ma bloccati a causa della cronica mancanza di anestesisti. Le uniche operazioni consentite sono quelle di emergenza, lasciando decine di persone in attesa, e in alcuni casi, in situazioni di sofferenza fisica e psicologica prolungata.

Grave anche la situazione dell’Oncologia, settore dove le promesse di avvio di un reparto operativo sono rimaste disattese. “L’ambulatorio di sole consulenze è una farsa”, tuona il Comitato, che ricorda come numerosi pazienti oncologici del territorio siano costretti a spostarsi in altre province per ricevere trattamenti essenziali come la chemioterapia. “Ci sono oncologi disposti a venire a Polistena, ma nulla si muove”, denuncia la lettera, chiedendo risposte chiare dalle istituzioni.

La delusione nei confronti della politica locale è palpabile. “Mentre voi sindaci vi dichiarate soddisfatti, la nostra gente continua a soffrire”, prosegue il Comitato, puntando il dito contro l’indifferenza e l’inefficienza delle amministrazioni pubbliche. “Vogliamo fatti, non più parole”, concludono i cittadini, invitando chi di dovere a intervenire con urgenza per risolvere i problemi che affliggono la sanità della Piana di Gioia Tauro.

La battaglia per una sanità pubblica efficiente e vicina ai bisogni reali della popolazione continua, ma il Comitato “Salute nella Piana” avverte: “Non ci fermeremo finché non vedremo risultati concreti