Mar. Lug 16th, 2024

Un’interrogazione al Commissario Occhiuto per una sanità più vicina alle persone, soprattutto nelle aree interne

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L’attivazione della figura dell’Infermiere di Famiglia o di Comunità (IFoC) in Calabria potrebbe essere una soluzione efficace per alleggerire il carico dei Pronto Soccorso e migliorare l’assistenza sanitaria nelle aree interne e montane. La recente pandemia ha evidenziato le criticità del sistema sanitario nazionale, con un dibattito acceso sulla scarsità di investimenti e sul numero esiguo di personale medico e infermieristico.

In Calabria, l’IFoC, una figura professionale già attiva in alcune regioni italiane come Lombardia, Piemonte e Toscana, potrebbe migliorare significativamente l’assistenza domiciliare e la prevenzione sanitaria. Questi infermieri, lavorando a livello ambulatoriale e domiciliare, potrebbero fornire assistenza in collaborazione con medici di medicina generale, pediatri, assistenti sociali e tecnici della riabilitazione, riducendo le ospedalizzazioni e migliorando la qualità delle cure.

L’On. Alecci ha presentato un’interrogazione al Presidente e Commissario ad Acta per la Sanità Roberto Occhiuto per conoscere le azioni che la Regione intende intraprendere per implementare questa figura professionale, come previsto dal DL n. 34/2020 e dal DM n. 77/2022.

La presenza di IFoC in Calabria, menzionata anche nel PNRR alla missione 6, potrebbe ridurre i disagi quotidiani dei cittadini e supportare il lavoro dei medici di famiglia e degli ospedali. L’interrogazione di Alecci mira a promuovere soluzioni efficienti ed efficaci per il futuro della sanità calabrese.

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