Nicola Gratteri fuori dalla “competizione” per occupare la poltrona di procuratore capo della importante procura di Milano?
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L’ipotesi l’avanza il quotidiano “Domani” sostenendo appunto che il nome del magistrato, numero uno della Dda di Catanzaro, alla chiusura del bando, non compaia nella lista dei candidati che andrà al vaglio della quinta commissione del Csm.
Per il giornale del gruppo De Benedetti, il “forfait” di Gratteri potrebbe avere una duplice motivazione: il non aver scaldato i cuori dell’ufficio milanese, o la possibilità che lo stesso magistrato non consideri ancora ed affatto concluso il suo impegno in Calabria (il mandato gli scadrà nel 2024), da anni ormai dedicato prettamente alla guerra alla ‘ndrangheta.
Nei mesi scorsi altri due giornali nazionali come la Stampa ed il Corriere della Sera, avevano anticipato la volontà del magistrato di partecipare al “bando” per il capoluogo lombardo e, anche, a quello per la posizione di capo della Procura Nazionale Antimafia.
A giungo scorso, inoltre, lo stesso Gratteri aveva confermato questa volontà in diretta su La7, durante una intervista ad Otto e Mezzo, condotto da Lilli Gruber.
Il prossimo anno, intanto, andrà in pensione Federico Cafiero De Raho, dunque si libererà il posto di procuratore capo alla Direzione Nazionale Antimafia.
Non è escluso dunque che l’attuale capo della procura di Catanzaro punti proprio a quel ruolo, rilevante anch’esso nel prosieguo della sua lotta alla criminalità organizzata calabrese. Un altro scenario per Gratteri, poi, potrebbe essere la Procura di Palermo.
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