L’ex sindaco di Riace è stato assolto da quasi tutti i reati e condannato a un anno e sei mesi di reclusione, con pena sospesa. Pioggia di commenti sui social
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Dopo la lettura della sentenza della Corte d’Appello di Reggio Calabria per Domenico Lucano, ex sindaco di Riace, assolto da quasi tutti i reati e condannato a un anno e sei mesi di reclusione, con pena sospesa, sui social e non solo è pioggia di commenti del mondo politico nazionale e calabrese.
“Noi non avevamo dubbi: la solidarietà non può essere un reato”. Così il segretario nazionale di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra: “Ora anche un tribunale lo conferma facendo crollare il castello delle accuse contro Mimmo Lucano. Ne siamo davvero felici. Un abbraccio a Mimmo per tutto quello che ha dovuto passare”.
Sui social il commento dell’ex sindaco di Napoli, Luigi De Magistris: “Sono felice per Mimmo Lucano, il suo sorriso ricco di umanità ritornerà a splendere. Mimmo è l’antitesi del reato e si deve sempre lottare perché la giustizia trionfi”.
Felice per la sentenza d’Appello che assolve Mimmo Lucano dalle accuse più gravi anche Laura Boldrini, deputata Pd e presidente del Comitato permanente sui diritti umani nel mondo, che sui social scrive: “Il suo “Modello Riace” aveva acceso le speranza di un’accoglienza possibile e umana nei confronti di persone in fuga da guerre e persecuzioni. Un’accoglienza che andava anche a vantaggio della comunità locale colpita da un pesante spopolamento. Lucano ha dovuto subire una terribile gogna solo per avere dimostrato che la solidarietà è possibile e va a vantaggio di tutti. A lui il mio abbraccio”.
Davide Faraone, deputato di Azione-Italia Viva, posta sul social X: “Mimmo Lucano è stato insultato, infamato, è stato oggetto della più becera propaganda. Contro di lui una crociata politica solo perché aveva impiantato nel suo comune un modello di accoglienza. Per i giustizialisti c’era tanto altro. Dopo sei anni è stata oggi ripristinata la verità
Stravolto il quadro accusatorio, che chiedeva la conferma dei 13 anni di primo grado – scrive ancora sui social -. Mimmo, che ha amministrato Riace in maniera onesta, ha visto le accuse contro di lui sgretolarsi come un castello di sabbia e la condanna è stata ridotta in appello a un anno e mezzo, con pena sospesa.
Capi di imputazione come associazione a delinquere e peculato, frode, falso in atto pubblico, abuso d’ufficio e truffa caduti come birilli. Mimmo non ha tratto benefici per il suo conto corrente, e oggi è stata stabilita la verità. Nessuno ripagherà quest’uomo dalla sofferenza ma per lui si chiude un capitolo. Mai così bella appare la parola fine”.
E ancora, Riccardo Magi, segretario di +Europa: “Associazione a delinquere, abuso d’ufficio e tanti altri reati per cui era stato condannato in primo grado: non c’era nulla di vero. Mimmo Lucano è stato assolto in secondo grado in una sentenza che ha smontato tutte le accuse più gravi mosse contro di lui. L’ennesimo caso di malagiustizia che ha travolto una persona innocente. Resta il peso di questi anni, le offese, la gogna, l’umiliazione subita e che nessuna sentenza potrà risarcire. Sono molto contento per Mimmo Lucano, che ha sempre lavorato per una accoglienza più umana, rispettosa dei diritti umani e degna di un paese civile”.
Mario Oliverio, ex presidente della Regione Calabria, su Facebook: “La giustizia è arrivata. Non abbiamo mai avuto dubbi: Mimmo Lucano è una persona onesta, un uomo che ha dedicato il fiore della sua gioventù all’accoglienza degli ultimi. La giustizia ha fatto piazza pulita da trame, veleni e strumentalizzazioni alimentate per meschini interessi politici. Viva la Giustizia. Il modello Riace è un valore alto ed insopprimibile, un valore della Civiltà europea, una risposta intelligente, umana e razionale all’immigrazione. Un grande abbraccio a Mimmo”.
Non abbiamo mai avuto dubbi: Mimmo Lucano è una persona onesta, un uomo che ha dedicato il fiore della sua gioventù all’accoglienza degli ultimi. La giustizia ha fatto piazza pulita da trame, veleni e strumentalizzazioni alimentate per meschini interessi politici. Viva la Giustizia. Il modello Riace è un valore alto ed insopprimibile, un valore della Civiltà europea, una risposta intelligente, umana e razionale all’immigrazione.
Un grande abbraccio a Mimmo
Poi l’Arci: “Finalmente è arrivata la sentenza della Corte d’Appello di Reggio Calabria per Mimmo Lucano nell’ambito del processo Xenia. A fronte della richiesta di condanna, con una pena pesantissima di oltre dieci anni di carcere, i giudici hanno inflitto una condanna a solo un anno e sei mesi con pena sospesa con la condizionale. Questa sentenza ribalta completamente il processo mediatico e politico che ha trascinato in incubo giudiziario Mimmo Lucano, rovinando la sua vita e infangando pesantemente la comunità di Riace e il modello di accoglienza che lo aveva contraddistinto a livello europeo.
L’intero centro destra si era prodigato negli anni nell’indicare Mimmo Lucano come esempio negativo, dando il via dai banchi del governo ad una inchiesta costruita e ad un processo mediatico che vedeva in particolare nel ministro Salvini il giudice censore – continua – La sentenza di oggi rigetta la maggior parte delle accuse riconoscendo il processo come assolutamente infondato. In un paese normale il governo in carica dovrebbe chiedere scusa a questo cittadino e alla comunità di Riace per quello che hanno dovuto subire”.
“Ma noi non siamo un paese normale e dunque, sappiamo, non succederà – conclude – Mimmo Lucano non è stato mai solo: abbiamo sempre saputo e avuto certezza della sua integrità e della sua dedizione per la sua comunità e per i più deboli e per questo che in questi terribili anni, lo abbiamo accompagnato continuando a credere nel valore dell’umanità, prima di ogni altra cosa. Grazie Mimmo, avanti insieme!”.
Su Facebook anche il post dello scrittore Roberto Saviano: “Sono in viaggio e mi arriva la notizia che le accuse a #MimmoLucano sono totalmente crollate in appello. Da 13 anni richiesti all’inizio del processo, a un anno e sei mesi. Ci fermiamo a far rifornimento e registro questo video pieno di felicità per un amico non solo mio, ma di chiunque ritenga che i diritti di chi non ha diritti vengano prima di ogni becera propaganda politica. Evviva Mimmo, giustizia è (quasi) fatta”.