Mer. Lug 17th, 2024

Il 23 Maggio in Cassazione: Ultimo Atto dell’Abbreviato Contro i Presunti Vertici e Fiancheggiatori del Clan Farao-Marincola

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Il sipario sta per calare sull’ultimo atto del processo di rito abbreviato derivante dall’inchiesta Stige condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Catanzaro contro la cosca Farao-Marincola di Cirò. Il prossimo 23 maggio, davanti alla Corte di Cassazione, si riuniranno i 66 imputati coinvolti, i quali il 24 settembre 2021 sono stati oggetto sia di condanne (55) che di assoluzioni (11) emesse dalla Corte d’appello di Catanzaro. A questi si aggiungono cinque ricorrenti che hanno impugnato la sentenza di secondo grado.

L’operazione, che ha preso avvio il 9 gennaio 2018 con 169 arresti eseguiti dai carabinieri, è stata mirata a smantellare una “holding criminale” che, per un lungo periodo, avrebbe esercitato un controllo serrato su vari settori dell’economia locale, oltre a influenzare l’attività amministrativa dei Comuni del Cirotano. La cosca locale di ‘ndrangheta avrebbe esteso la sua influenza tanto sul mercato dell’import-export di prodotti alimentari e vitivinicoli, quanto sugli appalti per il taglio e la commercializzazione della legna nell’altopiano Silano.

In particolare, si è accusata la cosca di aver manipolato l’assegnazione degli interventi boschivi all’impresa “Fratelli Spadafora srl” di San Giovanni in Fiore, facendosi avanti con minacce e con la complicità di alcuni funzionari comunali. Si tratta di un’indagine che ha svelato le intricate connessioni tra il potere criminale e quello istituzionale, mettendo in luce la pervasiva infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto sociale ed economico della regione.

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