Quattro assoluzioni, sei conferme e otto riduzioni di pena. E’ la decisione della Corte d’appello di Reggio Calabria per gli imputati del secondo grado del filone abbreviato del procedimento scaturito dall’operazione ‘Sant’Anna’. Il processo scaturisce dall’inchiesta contro le ‘ndrine di Rosarno e poggia sugli esiti di due distinte attività investigative sviluppate dai Carabinieri del ROS e del Comando Provinciale di Reggio Calabria in due periodi differenti: la prima, tra settembre 2012 e ottobre 2013, finalizzata alla cattura dell’allora latitante Giuseppe Pesce, detto “Testuni”, divenuto reggente dell’omonima cosca all’indomani della cattura, il 9 agosto 2011, del fratello maggiore Francesco cl.1978. La seconda operazione, condotta tra i mesi di gennaio e giugno 2014, riguardò invece, il mammasantissima Umberto Bellocco e di altri appartenenti all’omonimo sodalizio. Secondo le indagine era proprio il patriarca Umberto Bellocco a rivestire la direzione strategica del clan anche con la forza. Tra le condanne più pesanti, vi è proprio quella inflitta ad Umberto Bellocco condannato a 20 anni. La Procura distrettuale ha sostenuto accuse gravissime: dall’associazione mafiosa, all’intestazione fittizia di beni al favoreggiamento. Il tutto aggravato dall’aver agevolato sodalizi mafiosi.
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ALESSANDRA BEVILACQUA Redazione@telemia