Letta in 1 ora e 40 minuti la sentenza per i 338 imputati . 10 anni a un ex finanziere, 30 mesi a un carabiniere
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Undici anni di reclusione: è questa la pena inflitta dal Tribunale di Vibo Valentia all’avvocato ed ex parlamentare di Forza Italia Giancarlo Pittelli, imputato nel processo Rinascita Scott.
Per lui la Dda aveva chiesto la condanna a 17 anni.
La lettura della sentenza è durata 1 ora e 40 minuti, essendo 338 gli imputati. Tra i nomi già pronunciati dai giudici quelli del tenente colonnello dei carabinieri Giorgio Naselli, condannato a 2 anni e 6 mesi (8 anni la richiesta), dell’ex finanziere Michele Marinaro condannato a 10 anni e sei mesi (17) e dell’ex consigliere regionale Pietro Giamborino condannato a 1 anno e 6 mesi (20).
Processo Rinascita Scott, assolto l’ex sindaco di Pizzo
I giudici del Tribunale di Vibo Valentia, al termine del processo di primo grado Rinascita Scott, hanno assolto l’ex sindaco di Pizzo ed ex presidente di Anci Calabria Gianluca Callipo. Per lui, la Dda di Catanzaro aveva chiesto la condanna a 18 anni di reclusione. Condannato a 14 anni, l’avvocato di Vibo Valentia Francesco Stilo per il quale i pm avevano sollecitato 15 anni.
Le condanne più pesanti – 30 anni di reclusione – sono state inflitte a Saverio Razionale, indicato come il boss di San Gregorio d’Ippona e a Domenico Bonavota, ritenuto il boss di Sant’Onofrio.
Assolto Incarnato (Psi), 28 anni al boss latitante arrestato ad aprile a Genova
I giudici hanno assolto l’ex assessore regionale Luigi Incarnato, per il quale l’accusa aveva chiesto la condanna a un anno e sei mesi, segretario regionale del Psi Calabria e componente la direzione nazionale del partito.
Oltre a Razionale e Domenico Bonavota, è stato condannato anche Pasquale Bonavota, arrestato il 27 aprile scorso dopo 4 anni di latitanza perché ricercato per il processo Rinascita Scott ed il cui nome era inserito nell’elenco dei latitanti più pericolosi, che ha avuto 28 anni di reclusione.
Condannati anche Nicola Bonavota (26 anni di reclusione), Domenico Cugliari (22 anni e 6 mesi), Antonio Larosa (24 anni e 6 mesi), Paolino Lo Bianco (30 anni), Antonio Macrì (20 anni e 10 mesi), Salvatore Morelli (28 anni e 4 mesi), Valerio Navarra (23 anni), Agostino Papaianni (20 anni), Rosario Pugliese (28 anni) e Antonio Vacatello (30 anni).
De Magistris sulla condanna di Pittelli: ‘Il tempo è galantuomo’
“Il tempo è galantuomo, ma le ingiustizie subite dalla criminalità istituzionale non saranno mai riparate.” Lo afferma, in una nota, Luigi de Magistris, ex magistrato ed ex sindaco di Napoli.
“Questa mattina il Tribunale di Vibo Valentia – aggiunge – ha condannato nel processo Rinascita Scott ad 11 anni di reclusione per concorso in associazione mafiosa l’avvocato Giancarlo Pittelli, già coordinatore regionale di Forza Italia poi Fratelli d’Italia, già deputato e senatore. Quando da pm a Catanzaro indagai nel 2006/2007 Pittelli per associazione a delinquere, riciclaggio e partecipazione a logge occulte nell’ambito dell’indagine Poseidone su gravissimi crimini nel settore ambientale, il Procuratore della Repubblica Lombardi, di cui Pittelli era avvocato ed amico caro, mi revocò l’indagine. Sei mesi prima il figlio della moglie del Procuratore era stato anche assunto nella società dell’avvocato Pittelli e il Procuratore diede pure fideiussione. Lo stesso figlio recentemente è stato arrestato in flagranza per una concussione di 50 mila euro”.
“Il Consiglio superiore della magistratura, su richiesta del Ministro della Giustizia – dice ancora de Magistris – mi trasferì per incompatibilità ambientale e funzionale. Cacciò me che indagavo su corruzione e mafie obbligandomi a non fare più il Pm in nessuna sede perché non avevo avvisato il Procuratore che stavo indagando sul suo amico ed avvocato. Non gli dissi nulla anche perché un anno prima lo avevo avvisato della perquisizione, sempre nella stessa indagine, al presidente della regione Giuseppe Chiaravalloti, già procuratore generale a Catanzaro e Reggio Calabria, e dopo averlo informato ci fu una grave fuga di notizia che scoprimmo grazie alle intercettazioni”.
I legali di Pittelli: ‘Condanna indispensabile a salvare Rinascita’
“L’avvocato Giancarlo Pittelli viene condannato per quello stesso reato rispetto al quale solo pochi mesi fa la Corte di Cassazione prima, ed il Tribunale per il Riesame subito dopo, avevano escluso la sussistenza anche solo di indizi gravi di colpevolezza. Tanto basta a far comprendere, a tutti coloro che abbiano la onestà intellettuale di volerlo fare, quanto questa condanna fosse ad ogni costo indispensabile per salvare la credibilità della intera operazione investigativa Rinascita Scott”. E’ quanto sostengono, in una nota, i legali di Pittelli, gli avvocati Giandomenico Caiazza, Salvatore Staiano e Guido Contestabile.
“Sono dinamiche – proseguono – che abbiamo drammaticamente imparato a conoscere in altri clamorosi casi giudiziari, a cominciare da quello di Enzo Tortora; e da quei casi giudiziari abbiamo anche imparato che, alla fine, l’innocenza dell’imputato verrà riconosciuta, seppure con imperdonabile ritardo, e dopo aver causato danni incommensurabili. Questo sarà, da subito, il nostro ancora più determinato impegno, questa la nostra certezza”.