Il primo cittadino è stato condannato in primo grado a un anno e quattro mesi nel processo nato dalle accuse di abuso d’ufficio e falso
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Slitta la ripresa del processo Miramare che, arrivato in appello, ha visto lo scorso novembre una sentenza di condanna per il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, tuttora sospeso. Con lui anche buona parte della sua squadra di governo, si fa riferimento alla giunta che lo ha accompagnato durante il suo primo mandato, è stata coinvolta. Il processo, che doveva riprendere oggi nella fase istruttoria, è stato rinviato all’11 ottobre a causa dell’assenza del presidente Monaco.
Sono giorni e rinvii importanti considerando che la prescrizione è dietro l’angolo. Il processo Miramare, infatti, dovrà concludersi entro gennaio 2023 o rischia di chiudersi con un nulla di fatto. Giorno 11 ottobre, dunque, dovrebbero essere espletate le formalità necessarie come la costituzione delle parti e la calendarizzazione delle udienze e da questo sarà possibile comprendere se la tempistica consentirà di arrivare a una sentenza in tempo utile per evitare l’estinzione dei reati.
Il primo cittadino è stato condannato in primo grado a un anno e quattro mesi nel processo nato dalle accuse di abuso d’ufficio e falso per presunte irregolarità nelle procedure di affidamento del Grande Hotel Miramare. Col sindaco sospeso condannati ad un anno anche gli assessori appartenenti alla prima giunta: Saverio Anghelone, Armando Neri, Rosanna Maria Nardi, Giuseppe Marino, Giovanni Muraca, Agata Quattrone e Antonino Zimbalatti. Stessa sorte anche per il segretario comunale Giovanna Antonia Acquaviva, per la dirigente comunale del settore “Servizi alle imprese e sviluppo economico” Maria Luisa Spanò e per l’imprenditore Paolo Zagarella.