Gio. Ott 31st, 2024

La Corte annulla la sentenza di appello e rimanda il caso per la rideterminazione delle pene

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Un nuovo processo d’appello sarà necessario per 14 imputati del processo “Magma”, derivante dall’indagine della DDA di Reggio Calabria sul clan Bellocco di Rosarno. Nella tarda serata di martedì, la Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria il 29 giugno 2023, limitatamente a specifiche contestazioni di reato. In particolare, è caduta l’accusa di associazione mafiosa, mentre le posizioni degli imputati saranno rivalutate per l’eventuale rideterminazione delle pene.

Tra i nomi coinvolti, spiccano:

  • Carmelo Aglioti: annullamento dell’aggravante dell’agevolazione mafiosa.
  • Domenico Bellocco (classe ’76): annullamento dell’aggravante del traffico internazionale di droga.
  • Domenico Bellocco (classe ’80): annullamento dell’aggravante dell’associazione di 5 o più persone.
  • Umberto Bellocco (classe ’80): annullamento con rinvio per l’aggravante dell’associazione mafiosa.
  • Francesco Corrao: annullamento del ruolo apicale nel traffico internazionale di stupefacenti.

Altri imputati, come Marco Fiori e Alessandro Fonti, hanno visto annullate le loro aggravanti legate al traffico internazionale di droga. La Cassazione ha confermato le pene per diversi imputati, tra cui Antonio Orani e Giuseppe Pirrotta, rendendo irrevocabile la sentenza per tutti i 22 imputati che avevano impugnato la decisione di appello.

L’indagine, avviata nel novembre 2019, aveva rivelato le dinamiche criminali della cosca Bellocco, attiva non solo a Rosarno ma anche in altre regioni italiane. Le forze di polizia avevano sequestrato oltre 400 chili di cocaina e altre sostanze stupefacenti, confermando l’impatto del clan nel traffico di droga e nell’estorsione.

Il collegio difensivo degli imputati è composto da un’ampia schiera di avvocati, tra cui Pasquale Galati e Pietro Catanoso, evidenziando la complessità del caso.