La chiusura notturna della galleria e le alternative insicure mettono in crisi il turismo e la ristorazione locali
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Il problema della Galleria della Limina continua a creare disagi significativi, con una chiusura programmata dalle 22:00 alle 6:00. In alternativa, gli automobilisti devono affrontare una strada tortuosa attraverso il comune di Mammola. La situazione preoccupa particolarmente il settore del turismo e della ristorazione.
Maurizio Reale, vicepresidente di Jonica Holidays, ha richiesto un incontro con i vertici di Anas e della Regione per discutere dei danni notevoli che le chiusure stanno causando. “Non mettiamo in discussione l’importanza della sicurezza viaria,” spiega Reale, “ma l’alternativa proposta non è sicura. La strada di montagna attualmente utilizzata non ha segnaletica, protezioni adeguate né manutenzione, rendendola impraticabile per l’elevato traffico deviato, soprattutto nei periodi estivi.”
Ionica Solid ha recentemente lanciato un appello per ottenere risposte dalle autorità competenti. “Abbiamo perdite significative nelle prenotazioni, sia per ristoranti che per banchetti, con un calo drastico di clienti nei fine settimana,” continua Reale. “La chiusura della galleria, prevista per 18 mesi, potrebbe estendersi ulteriormente, mettendo a rischio due o tre stagioni di attività ristorative.”
Uno dei problemi principali è la mancanza di comunicazione sulla programmazione dei lavori. “Chiediamo almeno che nei weekend la galleria rimanga aperta e che venga fornito un calendario chiaro delle chiusure e aperture,” sottolinea Reale. “Molti clienti, soprattutto quelli non locali, si perdono per la mancanza di segnaletica adeguata sulla strada alternativa.”
Inoltre, una chiusura della linea ferroviaria tra Lamezia Terme e Catanzaro dal 10 giugno al 4 agosto aggiunge ulteriori disagi, bloccando anche l’accesso ferroviario alla zona.
Reale conclude con una richiesta chiara: “Chiediamo lavori definitivi e una migliore gestione delle chiusure. Speriamo in risposte rapide e concrete per poter pianificare al meglio le nostre attività e ridurre al minimo i disagi.”
