Mar. Lug 16th, 2024

“Sconcertante, l’approccio al fondo di solidarietà alimentare da parte dell’amministrazione. Tutti gli altri 5 Comuni della Vallata del Torbido hanno pubblicato la variazione di bilancio indispensabile per poter ottenere i soldi dalla Protezione Civile. Molti Comuni, in tutta Italia, hanno già ricevuto le somme assegnate. Rimandare questo passaggio comporterà dei ritardi nel trasferimento dei soldi da Roma e, quindi, dei disagi per i commercianti che anticiperanno il valore dei beni acquistati dai cittadini. E parliamo di oltre 32.000 euro. Tutti gli altri 5 Comuni della Vallata del Torbido, poi, hanno pubblicato un avviso con cui chiedevano, ai commercianti interessati, di comunicare la disponibilità ad accettare i buoni spesa. Tutti gli altri 5 Comuni della Vallata del Torbido, infine, hanno pubblicato dei criteri di precedenza per l’assegnazione dei buoni: Gioiosa, Mammola e Martone si sono uniformati su parametri identici, Gioiosa Marina ha preferito adottare misure analoghe a quelle di Roccella, San Giovanni (al momento) ha confermato le priorità dettate dalla Protezione Civile. In ogni caso, tutti hanno individuato correttamente lo spirito, le finalità ed i destinatari del fondo assegnato dallo Stato, a prescindere da qualsiasi valutazione di merito sui criteri scelti. Veniamo a Grotteria. L’unico dei 6 Comuni della Vallata del Torbido che non ha pubblicato né la variazione di bilancio, né un avviso per i commercianti, né un bando per le famiglie. I commercianti sono stati contattati direttamente, con le solite modalità propagandistico-clientelari, a discapito di parità di accesso e trasparenza. Il risultato? Tra i tanti ambulanti che vendono carni, formaggi e frutta, nessuno è stato inserito nell’elenco pubblicato. Elenco che include, invece, le farmacie. Su quella individuata nel “centro storico” ci sarebbe da scrivere un libro, ma non è questa la sede. Piuttosto, l’amministrazione non ha capito che l’elenco doveva riportare solo commercianti di generi alimentari. Che c’entrano le farmacie? I buoni spesa non possono essere utilizzati per pagare farmaci. E se qualche intelligentone prova a giustificarsi dicendo che sono state inserite perché vendono prodotti dietetici, lo stronco con 14 parole. Assurda, poi, la gestione delle domande di assegnazione dei buoni. A settimana lavorativa conclusa, non esiste l’ombra di una griglia di valutazione, che chiarisca chi ha diritto e quali punteggi gli spettino. In compenso, due giorni fa il sindaco ha pubblicato un modello di domanda, divulgato via “social” e ritirato il giorno dopo per essere riproposto il giorno dopo, che fissa – ipse dixit – la scadenza per la presentazione delle domande a lunedì sera. E chi lo ha stabilito? E se io presento domanda martedì, forse qualcuno mi puo’ escludere? Il modello, peraltro, chiede di dichiarare circostanze prive di senso. Prima di tutto, che la famiglia del richiedente non è in grado di “soddisfare i bisogni alimentari minimi necessari alla sussistenza”. Chi è che puo’ dichiarare una cosa del genere? Chi è che puo’ dire di non avere 60 centesimi per comprare un chilo di farina? A seguire, una serie di situazioni familiari da dichiarare, senza sapere quali effetti possano avere sulla formazione della graduatoria dei beneficiari. Ad esempio, cosa succede a chi percepisce una pensione netta di importo superiore a 400 euro? Viene escluso dalla graduatoria perché è troppo ricco? Viene penalizzato rispetto a chi percepisce una pensione di 398 euro? E con quali punteggi? E chi lo stabilisce? E quando? L’unica priorità chiaramente indicata da Borrelli, invece, non viene minimamente tenuta in considerazione. Roba da matti. E secondo alcuni, “in un momento come questo”, noi certe cose non le dovremmo dire. Mai come in questo momento, invece, queste cose vanno urlate. Questo momento non legittima qualsiasi cosa. Anzi, impone maggior rigorosità e sensibilità assoluta, non i soliti inqualificabili metodi che ci vengono imposti in tempi normali. Mi dispiace per gli pseudo-moralisti che storcono il naso, ma PrimaVera Politica ha ricevuto dai cittadini il còmpito di vigilare sul rispetto delle regole e tutelare il diritto di tutti. E lo farà come ha sempre fatto, con onestà e dedizione, soprattutto in questo momento e soprattutto se viene distribuito denaro pubblico destinato a sostenere una fase di difficoltà generale. Chi vuole continuare ad ignorare come viene amministrata Grotteria, in fondo, puo’ sempre mantenere la sua condizione, evitando di leggerci e dedicando ad altro la sua intellettualità”.

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