Mer. Ago 14th, 2024

La Corte d’Appello di Reggio Calabria concede la revoca della custodia cautelare in carcere a uno degli indagati, accogliendo le argomentazioni difensive

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Nell’ambito dell’operazione “Nuove leve” condotta dai Carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria, che ha preso di mira un’organizzazione giovanile attiva nella Piana di Gioia Tauro, si registra la prima scarcerazione. Undici giovani e giovanissimi residenti tra Seminara, Sinopoli, Melicuccà, Palmi e Cinquefrondi sono stati accusati di vari reati, tra cui danneggiamento aggravato, detenzione abusiva di armi e munizioni, nonché detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti secondo le conclusioni della Procura di Palmi.

La Corte d’Appello di Reggio Calabria, presieduta da Olga Tarzia con i giudici Francesca Di Landro e Mauro Bottone, ha accolto l’istanza presentata dagli avvocati Marco Gemelli e Michele Sergi, assistiti da Emanuela Rocco, a favore di Michele Lombardo, 28 anni, residente a Seminara. La richiesta ha ottenuto la revoca della custodia cautelare in carcere, sostituendola con gli arresti domiciliari e l’obbligo di utilizzo del braccialetto elettronico.

L’avvocato Marco Gemelli del Foro di Reggio ha sostenuto in udienza la tesi difensiva riguardante il diminuito rischio di fuga e la non necessità di mantenere la misura di massimo rigore nei confronti del suo assistito. La Corte d’Appello ha accolto queste argomentazioni, disponendo la sostituzione della misura cautelare.

Nell’ambito dell’operazione “Nuove leve” condotta dai Carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria, che ha preso di mira un’organizzazione giovanile attiva nella Piana di Gioia Tauro, si registra la prima scarcerazione. Undici giovani e giovanissimi residenti tra Seminara, Sinopoli, Melicuccà, Palmi e Cinquefrondi sono stati accusati di vari reati, tra cui danneggiamento aggravato, detenzione abusiva di armi e munizioni, nonché detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti secondo le conclusioni della Procura di Palmi.

La Corte d’Appello di Reggio Calabria, presieduta da Olga Tarzia con i giudici Francesca Di Landro e Mauro Bottone, ha accolto l’istanza presentata dagli avvocati Marco Gemelli e Michele Sergi, assistiti da Emanuela Rocco, a favore di Michele Lombardo, 28 anni, residente a Seminara. La richiesta ha ottenuto la revoca della custodia cautelare in carcere, sostituendola con gli arresti domiciliari e l’obbligo di utilizzo del braccialetto elettronico.

L’avvocato Marco Gemelli del Foro di Reggio ha sostenuto in udienza la tesi difensiva riguardante il diminuito rischio di fuga e la non necessità di mantenere la misura di massimo rigore nei confronti del suo assistito. La Corte d’Appello ha accolto queste argomentazioni, disponendo la sostituzione della misura cautelare.

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