Mar. Lug 16th, 2024

Per il rispetto dovuto alla memoria del nostro caro marito e padre Girolamo Tripodi, finora avevamo evitato di intervenire pubblicamente sulla grave vicenda relativa alle sprovvedute e inopportune intitolazioni a suo nome.

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Lo facciamo oggi  perché si rende necessario fare chiarezza e verità onde diradare il cumulo di notizie false e grandi bugie, continuamente diffuse dall’Amministrazione Comunale di Polistena e da suoi singoli esponenti.

Tutto ha inizio quando l’Amministrazione Comunale di Polistena ha commesso un grave errore con la delibera n. 108 del 6 agosto 2018, riguardante “l’intitolazione all’on. Girolamo Tripodi di una via pubblica e della futura casa della cultura in Palazzo Sigillò”, avvenuta senza alcuna consultazione della famiglia di Girolamo Tripodi.

Immediatamente, abbiamo espresso in forma privata, le nostre osservazioni critiche sul metodo e sul merito della delibera della Giunta Comunale, subendo per questo anche qualche incresciosa e piccina ritorsione.

Successivamente, il 29 agosto, abbiamo espresso direttamente all’Amministrazione Comunale sconcerto e amarezza per quanto avvenuto, chiedendo il rispetto dovuto alla famiglia di Girolamo Tripodi e facendo presente  che quando si assumono decisioni o provvedimenti che riguardano Girolamo Tripodi, è necessario innanzitutto interloquire con la sua famiglia, consultandola preventivamente, senza pensare, invece, di calpestarla e di isolarla. Chi non rispetta questo doveroso e sacrosanto diritto non rispetta prima di tutto Girolamo Tripodi e la sua memoria. A conclusione di quell’incontro il Sindaco disse ”valuteremo e vi faremo sapere”. Stiamo ancora aspettando.

L’Amministrazione Comunale di Polistena ha continuato a sbagliare quando, con arroganza immorale ed offensiva, non ha voluto accogliere la nostra più che legittima richiesta di revoca della citata delibera. 

Noi non vogliamo niente, non pretendiamo niente e non chiediamo niente, come abbiamo detto all’Amministrazione Comunale lo scorso 29 agosto. Ribadiamo che desideriamo solo, rispetto per noi e, soprattutto, per la memoria di nostro marito e padre.

Non si comprende poi, da quanto riportato nei giorni scorsi dagli organi stampa, come l’Amministrazione Comunale possa affermare, in contraddizione con se stessa e pensando persino di essere creduta, che da almeno 4 mesi pensava all’intitolazione del Municipio, l’Auditorium non viene mai menzionato, quando tutti sono a conoscenza che la delibera approvata il 6 agosto, a nostra insaputa, individua altri siti e che  addirittura quella stessa delibera è stata pubblicata all’albo pretorio solo poco più di due mesi fa. L’Amministrazione Comunale ha dichiarato che voleva intitolare il Municipio, però ha fatto tutt’altro e ha deliberato l’opposto.

La verità è che tutti a Polistena sanno che fino al giorno prima di ricevere la lettera di diniego della Prefettura, il 3 dicembre u.s., gli amministratori hanno sempre rifiutato categoricamente la possibilità che il Palazzo Municipale e l’auditorium comunale fossero intitolati a Girolamo Tripodi.  Del resto, proprio il 29 agosto scorso, ci è stato detto direttamente dall’assessore Creazzo che l’Amministrazione Comunale aveva “scartato” il comune perché è “un edificio di scarso pregio architettonico” e, addirittura, il Sindaco, con nostro grande sconcerto, ha testualmente  affermato che “per Girolamo Tripodi era stato fatto il “massimo”, dichiarazione che in questi giorni  in Consiglio Comunale è stata ribadita  dall’assessore Creazzo e dal vicesindaco Policaro.  Un’affermazione che basta e avanza per  coprire di ridicolo chi la pronuncia.

Il fatto è che dal 3 dicembre c’è stata una novità ineludibile, occultata dall’Amministrazione Comunale: la delibera  è stata azzoppata dal Prefetto e la Giunta Comunale si trova in un vicolo cieco.

Il rispetto di Girolamo Tripodi non può essere una vuota affermazione verbale, che poi non trova alcuna conferma nella pratica amministrativa.

Se l’Amministrazione comunale avesse voluto rispettare davvero Girolamo Tripodi, non avrebbe negato il salone delle Feste il 14 aprile scorso quando doveva essere celebrata la commemorazione a un mese dalla scomparsa. Ricordiamo che la commemorazione si è poi tenuta a Reggio Calabria proprio per la mancata concessione del salone delle Feste.

Se l’Amministrazione Comunale avesse voluto rispettare davvero Girolamo Tripodi, avrebbe tenuto almeno una seduta aperta del Consiglio Comunale, per commemorare e ricordare la figura e l’opera del Sindaco che ha cambiato la storia di Polistena. E invece finora a Polistena non è stato fatto nulla: zero assoluto!!

Se l’Amministrazione Comunale avesse voluto rispettare davvero Girolamo Tripodi, il Sindaco non avrebbe disertato e fatto disertare, come invece ha fatto, la riuscitissima manifestazione  “Polistena ricorda Girolamo Tripodi”,  nella quale è stata anche presentata la Fondazione Girolamo Tripodi, svoltasi a Polistena il 21 ottobre scorso e conclusa dalla sen. Carla Nespolo, Presidente nazionale dell’ANPI.

Se l’Amministrazione Comunale avesse voluto davvero rispettare Girolamo Tripodi, non avrebbe compiuto quell’azione di ridimensionamento e di lesione della figura di Girolamo Tripodi che è condensata nella delibera della Giunta comunale del 6 agosto. Una delibera che è già stata in parte cancellata anche grazie alla nostra lettera a S.E. il prefetto, a cui rivolgiamo il nostro pubblico ringraziamento, che ha ritenuto di non dare l’autorizzazione, ma che l’Amministrazione Comunale con pervicacia, ostinazione e protervia vuole tenere in piedi per la parte riguardante la casa della cultura in palazzo Sigillò.

Ebbene, anche su questo noi diciamo con forza che l’Amministrazione non ha alcun rispetto del nostro caro congiunto, perché Girolamo Tripodi non avrebbe assolutamente voluto che il suo nome fosse collocato nel palazzo Sigillò, il quale è stato il primo podestà fascista di Polistena, e avrebbe sicuramente reagito contro un accostamento così offensivo per la sua limpida storia politica di comunista. E, in tal senso, per la tutela del nome del nostro congiunto siamo pronti a fare tutti i passi necessari, nessuno escluso.

Infine, si dice che l’Amministrazione comunale ha preso insegnamento da Girolamo Tripodi. Da tutto quello che abbiamo visto ci sembra proprio che gli attuali amministratori non hanno appreso nulla di quell’insegnamento.

Ricordiamo che tra le qualità migliori e riconosciute di Girolamo Tripodi c’erano l’enorme umiltà e la capacità di saper ascoltare e riconoscere anche eventuali errori, avendo la capacità di emendarsi per fare ancora meglio. Qualità non comune e che certamente non alberga nelle stanze dell’amministrazione comunale di Polistena. 

Anche per questo Girolamo Tripodi ha guidato il comune di Polistena per oltre 31  anni, compiendo un’opera straordinaria e indimenticabile, grazie alla quale gli odierni amministratori sono, oggi, seduti a quel posto senza però esprimere un minimo di doveroso riconoscimento.  

 

04.01.2019 

PASQUALINA POLICRITI

MICHELANGELO TRIPODI

MARIA CONCETTA TRIPODI

IVAN TRIPODI

 

                                                                                               

 

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