Mer. Lug 17th, 2024

Venerdì 24 alle ore 18.45 nell’atrio di Palazzo Amaduri a Gioiosa Ionica l’associazione Carpe Diem organizza la presentazione del libro “Il Naufragio Previsto” di Pasquale Guaglianone, corrispondente RAI Italia da Buenos Aires. A seguire ci sarà un aperitivo. Si allega locandina dell’evento.

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Correva l’anno 1927, era il mese di ottobre e come tante altre volte, un grande piroscafo italiano, a cui era stato dato il nome della secondogenita figlia dei sovrani d’Italia del tempo, il Principessa Mafalda, stava per affrontare l’ennesimo viaggio verso il Sudamerica. Su quella nave si imbarcarono i sogni di migliaia di italiani e non, che emigravano nella lontana terra del Sudamerica, per cercare una vita migliore. Accadde quel che accade e, questo libro ve lo racconta. Un omaggio ed un ricordo ai tanti nostri connazionali che in quegli anni di povertà, di fame, di tristezza, furono costretti per causa di forza maggiore a lasciare quanto di più caro avevano: la famiglia, il paese, gli amici, i luoghi del cuore. Un lungo viaggio fra mare e cielo, un distacco triste, volti mesti e sorrisi spariti, da quelle facce che solo si offrivano a lacrime dure. È una pagina triste della nostra storia, come tante altre certamente, quella che viene fuori da questo libro; una pagina che lasciò un segno profondo grande epopea della nostra vita di migranti. Raccontare le storie di vita di questa gente, significa raccontare pagine che qualcuno ha letto e commentato, altri hanno solo posto pollice e indice per scorrere veloce il libro, dando un rapido sguardo. Altri ancora hanno erroneamente ignorato.

…Il viaggio in nave verso la lontana America, ha sempre suggerito storie e racconti di grande interesse. L’autore come se fosse a bordo di questa nave, il Principessa Mafalda, viaggia insieme ai nuovi emigrati , li fa parlare, li ascolta, raccoglie i sentimenti, le nostalgie, le speranze. Ne descrive sapientemente gli umori e da profondo conoscitore della emigrazione in Sudamerica, riesce a catturare l’attenzione del lettore che ha così modo di immaginarsi con il racconto scorrevole e lucido,il viaggio su questa grande nave, che raccoglieva sui suoi ponti gli emigrati come , appunto, nelle piazze dei paesi. Gente semplice e umile, che voleva vivere meglio. Ma come si vedrà, non tutti ci riuscirono.

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