Il passaggio da una visione ospedale-centrica a una visione che integra in modo piu’ compiuto e piu’ stretto l’assistenza ospedaliera con quella territoriale. Su questa direttrice prende forma la nuova rete ospedaliera e territoriale della Calabria, ridisegnata dalla struttura commissariale guidata dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto.
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La nuova rete sanitaria della Calabria e’ stata presentata oggi in una conferenza stampa nella sede della Giunta a Catanzaro dallo stesso Occhiuto, dal sub commissario della sanita’ calabrese Ernesto Esposito, dal dirigente generale del Dipartimento Tutela della Salute Iole Fantozzi e dal commissario di Azienda Zero Giuseppe Profiti. “E’ un passo importante – ha esordito Occhiuto – per ricostruire il sistema dalle fondamenta. Ci siamo posti due obiettivi: la ricognizione del debito e la riorganizzazione della rete ospedaliera, e li abbiamo realizzati. Ora dobbiamo riorganizzare il sistema in maniera tale da renderlo piu’ efficiente e rendere meno drammatico il tema della carenza di personale”.
La nuova rete prevede 3 hub-Dea di secondo livello, 8 spoke-Dea di primo livello, 5 ospedali generalisti con pronto soccorso, 5 ospedali di zona disagiata e due stabilimenti di azienda di riferimento. Nel dettaglio Hub-Dea di secondo livello sono la Dulbecco di Catanzaro, Annunziata di Cosenza e Gom di Reggio Calabria.
Gli spoke-Dea primo livello sono Castrovillari, Rossano Corigliano, Cetraro Paola, Crotone, Lamezia Terme, Vibo Valentia, Polistena, Locri. Ospedali generalisti con pronto soccorso sono Praia a Mare, Soverato, Tropea, Gioia Tauro, Melito Porto Salvo.
Ospedale di zona disagiata Pszd sono Trebisacce, Cariati, San Giovanni in Fiore, Soveria Mannelli, Serra San Bruno. Stabilimenti di azienda di riferimento sono Paola e Corigliano.
Nella nuova rete ospedaliera e’ programmato un aumento di 1.324 posti letto rispetto a quelli attuali. La rete territoriale, a sua volta, prevede 67 strutture di prossimita’, tra Case di Comunita’ e Ospedali di Comunita’.
Il ridisegno della rete sanitaria prevede anche una diversa configurazione della rete di emergenza urgenza, con un potenziamento dei servizi e delle dotazioni. “E’ un piano ambizioso ma realizzabile perche’ stavolta – ha proseguito Occhiuto – abbiamo le risorse proprio perche’ abbiamo chiuso i bilanci e abbiamo dimostrato che c’e’ un avanzo di amministrazione. Quindi gli investimenti previsti nel piano li abbiamo gia’ messi in cantiere. Avremo un incremento di 60-70 mezzi per l’emergenza urgenza, stanno arrivando nuove tecnologie programmate dando le risorse per gli acquisti alle aziende nei mesi passati. Da qui in poi quindi – ha sottolineato il presidente della Regione Calabria – avendo il progetto della sanita’ possiamo riempirlo di contenuti perche’ abbiamo le risorse per farlo. Resta il tema del reclutamento: abbiamo assunto moltissime persone senza le quali, essendoci state moltissime pensionamenti negli ultimi 2 anni, oggi gli ospedali della Calabria sarebbero stati chiusi per effetti del fatto che in 12 anni in Calabria non sono state fatte assunzioni. Continueremo sul reclutamento dei medici, chiedendo al governo di aiutarci a rendere piu’ attrattivo il lavoro del personale sanitario in Calabria”.
“Nessuno mi obbliga a portare questo piano all’attenzione del tavolo Adduce mentre sono obbligato, come è giusto, a presentarlo al tavolo che si occupa della rete ospedaliera e della rete territoriale. E così farò”.
“Io rispetto le norme – ha aggiunto Occhiuto – vorrei le rispettassero anche le strutture del governo nazionale che, a volte, svolgono delle azioni sulla base di norme che non esistono e di previsioni o di accordi inesistenti. Per esempio quando il tavolo Adduce manda quelli che loro definiscono verbali, quelli non sono verbali perchè i verbali tengono conto anche delle osservazioni di chi sta dall’altra parte. E quando dico di chi sta dall’altra parte mi riferisco ai dirigenti della Regione perché io da commissario dovrei stare al posto o al fianco di Adduce assumendomi le responsabilità anche di quello che il Governo non ha fatto negli anni passati per la sanità della Calabria”