Lun. Ago 5th, 2024

Mobilitazione crescente contro il piano di dimensionamento. Richiesti chiarimenti al dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale

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I genitori della scuola media di Cassano e di Sibari sono in rivolta contro il piano di dimensionamento scolastico che minaccia di chiudere le storiche istituzioni educative. Dopo la decisione del Tar che ha dato ragione al sindaco di Castrovillari riguardo al dimensionamento nella sua città, i genitori di Cassano si preparano a lottare contro i tagli alla scuola. Il ricorso presentato dal sindaco di Castrovillari al Tar e la sua vittoria hanno suscitato preoccupazione anche a Cassano, dove i genitori dell’istituto comprensivo Lanza-Milani si sono mobilitati per chiedere chiarezza sul futuro delle scuole medie.

Antonia Romano, referente del plesso della scuola secondaria di primo grado di Cassano, ha evidenziato la preoccupazione delle famiglie per il destino dei propri figli, soprattutto in un momento in cui si avanzano le richieste di organico per il personale docente e non docente. La definizione di queste richieste sarà probabilmente influenzata dal numero complessivo di alunni del nuovo istituto comprensivo unificato, anziché basarsi sulle persone iscritte nei tre plessi distinti.

La mobilitazione dei genitori si è concentrata sulla richiesta di mantenere integri i tre plessi di scuola secondaria di primo grado e di preservare il personale scolastico, non solo per la tutela dei posti di lavoro, ma anche per garantire la qualità dell’istruzione. Romano ha sottolineato che il rischio di riduzione del personale è evidente e ha inviato alla dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale un documento con la richiesta di limitare il dimensionamento all’eliminazione delle due reggenze, mantenendo intatti i tre plessi e preservando il personale scolastico per garantire un’adeguata gestione dei tre istituti comprensivi.

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