Mar. Lug 16th, 2024

Margherita Zucco, Paolo Bonavita e Alessia Barbaro. Questi i nomi dei tre allievi dei Licei “G. Mazzini” di Locri che si sono aggiudicati i premi in denaro relativi al progetto “Lapamberu 2022”. I tre studenti hanno sviluppato i loro elaborati dopo aver preso parte, nel corso del mese di dicembre 2022, alla proiezione del film “Lapamberu”, prodotto dall’artista Bruno Panuzzo e dal gruppo Filmico “Zeffirio”. I testi dei ragazzi sono stati premiati per l’originalità, la profondità dei temi toccati e l’abilità di scrittura. Piena soddisfazione del Dirigente Sacco, che in occasione della premiazione ha dichiarato: “Questa tipologia di progetti, sviluppati all’interno dell’Istituto, sono divenuti una preziosa costante. I nostri ragazzi si sono interfacciati col progetto sviluppando una loro personale analisi in merito alle tematiche sociali che hanno caratterizzato l’opera filmica. Iniziative di tale portata contribuiscono, sempre più, ad esportare la parte migliore del nostro territorio: divenendo non soltanto aspetti episodici, ma rappresentando concretamente fattori a carattere sistemico”.

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Non è mancata la commozione dei ragazzi, che hanno ritirato i premi tra gli applausi dei presenti. “E’ stata un scelta molto ardua, quella di premiare solo tre elaborati su circa venti pervenuti. Ogni scritto ha espresso qualità, profondità e coraggio. Ogni elaborato avrebbe meritato un premio. Purtroppo, però, le risorse finanziare a disposizione erano quelle che erano. Il nostro, non essendo un premio basato su contributi pubblici, ci ha costretti a suddividere tra i tre “papabili” vincitori quel poco che avevamo a disposizione.”  Ha spiegato Bruno Panuzzo. L’artista ha ringraziato il Preside Francesco Sacco e le Docenti Girolama Polifroni e Federica Malara per la fiducia e la collaborazione ed ha concluso dicendo: “Il modo di pensare di questi giovani, nonché la loro grande peculiarità di focalizzare la loro attenzione sulle problematiche evidenziate da Lapamberu, mi ha particolarmente colpito. I ragazzi si sono “calati” nei panni dei protagonisti, ponendosi, tra l’altro, gli stessi interrogativi dei personaggi presenti nel corto. Oltre ad affrontare, così come hanno fatto gli attori protagonisti, le difficili questioni sociali poste in evidenza hanno saputo proporre soluzioni intelligenti e giudiziose, al fine di poter in qualche modo arginare e contenere le gravi conseguenze indotte dalle stesse. Complimenti ragazzi”.  

Maria Antonietta Reale | redazione@telemia.it

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