Mer. Lug 17th, 2024

Riceviamo e pubblichiamo volentieri delle precisazioni della mamma di Kevin Minutolo in merito agli articoli comparsi sulla stampa ed in particolare anche sul nostro sito. Precisando che il nostro articolista si poneva semplicemente un interrogativo, cioè se questa assurda morte si sarebbe potuta evitare? Era un interrogativo che chiunque, specialmente un giornalista ha il diritto-dovere di porsi, senza per questo voler accusare nessuno. In particolare era normale chiedersi come mai un ragazzo cardiopatico frequentava una palestra?  E  ancora domandarsi se le sue condizioni economiche gli hanno consentito di curarsi come avrebbe dovuto ? L’articolista si è solo posto dei quesiti senza per questo voler attribuire responsabilità o speculare sul dolore della famiglia, che sappiamo essere immenso. Ecco le precisazioni:

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La morte improvvisa di Kevin ha colpito tutti e la famiglia vuole esprimere i propri ringraziamenti per la vicinanza e la solidarietà dimostrata in questo tragico evento.

La notizia della sua scomparsa a causa di un malore cardiaco ha lasciato tutti sgomenti, destando perplessità e dubbi che è doveroso fugare.

Tuttavia, non si può certo consentire ad una parte della stampa di ricorrere ad insinuazioni del tutto foriere ed inopportune su un presunto stato di precarietà economica della famiglia che non avrebbe consentito al ragazzo di ricorrere alle cure mediche migliori che, in ipotesi, avrebbero potuto salvargli la vita.

L’articolo pubblicato da Telemia, lo scorso 5 aprile, che, in modo tendenzioso, induce a far ritenere che “se fosse vissuto in una famiglia agiata avrebbe potuto subire un intervento che gli avrebbe salvato la vita”, pur ponendo la questione in forma interrogativa, appare del tutto offensivo e denigratorio a danno di chi, già sta affrontando un tragedia immane, come la perdita di un figlio.

Per amor del vero, proprio Kevin era in cura da sempre da uno dei più famosi cardiochirurghi d’Italia, sidernese d’origine, il Dott. Gargiulo e giammai la famiglia avrebbe negato e/o limitato le cure opportune per mere questioni economiche.

Per cui, per rispondere alla domanda finale, ovvero se questa tragedia si sarebbe potuta evitare non si può che affermare, senza ombra di dubbio, che non esistono verità privilegiate né accostamenti suggestionanti.

Resta solo la certezza che un genitore, pur mettendo nelle mani del proprio figlio tutto l’oro del mondo, avrà sempre la sensazione di non aver fatto abbastanza per lui … ma, questa è un’altra storia che nulla a che fare con il dovere di un cronista di esaminare, controllare e verificare i fatti oggetto della sua narrazione.

 

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