Mar. Lug 16th, 2024

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ieri, è stato quasi tutto il giorno nell’area portuale di Gioia Tauro per toccare con mano cosa non va con il “grande malato di Calabria”, così è stato definito da alcuni osservatori lo scalo gioiese di traschipment. Tante potenzialità, inespresse, sostengono, che stanno portando gradualmente il porto ad un calo costante delle movimentazioni dei conteiner, registrate mese per mese, a un calo dell’occupazione, ad una Zes promessa in pompa magna, ma mai concretizzata. A tutto questo si aggiunge una situazione ambigua riguardo alla governance dell’autorità portuale. Ciliegina sulla torta, infine, un gestore, Mct, “Medcenter container terminal”, il terminalista privato a trazione tedesca, che invece di investire sullo scalo, come promesso, fa orecchie da mercante. Ma qui il ministro Danilo Toninelli è stato perentorio: un mese di tempo, poi leverà le concessioni al gruppo multinazionale guidato, tra gli altri, dall’armatore Gianluigi Aponte. La visita del responsabile dei Trasporti è stato tutto questo. Capire e rendersi conto di quanto sta accadendo. Dopo l’incontro con le istituzioni, i giornalisti, e l’equipaggio, avvenuto sulla nave “Diciotti”, Toninelli ha incontrato i sindacati nella sede dell’Autorità portuale. C’erano tutti e qui la voce è stata univoca: “basta promesse”.

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