Gio. Ago 8th, 2024
Duecentodiciotto chili di cocaina sono stati scoperti e sequestrati nel porto di Gioia Tauro dagli uomini del Comando provinciale dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria e dai funzionari dell'Agenzia delle Dogane - Ufficio Antifrode di Gioia Tauro. La droga, allo scopo di eludere i controlli, era stata nascosta in due diversi container con spezie e caffè in sacchi, caricati rispettivamente in Guatemala e nel Costarica e destinati ad Alessandria d'Egitto ed in Sicilia. Anche in questo caso il sistema utilizzato è stato quello del cosiddetto "rip off", consistente nel riporre immediatamente dietro i portelloni dei container, borsoni o trolley da viaggio contenenti i panetti di coca, in modo da poter essere agevolmente prelevati dai trafficanti durante la sosta delle merci nelle aree portuali. La cocaina sequestrata, se messa in commercio avrebbe fruttato oltre 43 milioni di euro. ANSA/GUARDIA DI FINANZA - EDITORIAL USE ONLY

Sequestrati 150 kg di Cocaina al Porto di Gioia Tauro: Finanza e Procura di Reggio Calabria al Lavoro

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I Finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno condotto un’operazione di successo, in seguito a indagini complesse coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, che ha portato al sequestro di 150 kg di cocaina. La sostanza è stata scoperta all’interno di un container presso il Porto di Gioia Tauro. Durante il tardo pomeriggio di lunedì scorso, i militari della Guardia di Finanza hanno individuato la cocaina all’interno di cinque borsoni di varie dimensioni, tutti contenuti nel container MEDU 1898793, proveniente dalla Cina.

Questa operazione segna l’inizio di un nuovo filone investigativo per le Fiamme Gialle, poiché per la prima volta è stato individuato un grosso carico di cocaina proveniente dall’Estremo Oriente e destinato al Porto di Gioia Tauro. Attualmente, gli investigatori stanno analizzando la rotta e la destinazione finale del carico. La sostanza sequestrata è stata inviata ai laboratori per determinarne la qualità e il principio attivo.

L’operazione della Guardia di Finanza è parte di una strategia più ampia volta a contrastare il traffico di droga. Ancora una volta, il Porto di Gioia Tauro si conferma un punto nevralgico per le organizzazioni criminali che operano nel narcotraffico internazionale, sfruttando le infrastrutture calabresi a tal fine.

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