Gio. Ago 15th, 2024

Scandalo Internazionale: Gioia Tauro, Cuore Oscuro del Narcotraffico, nelle Mani di Bruzzaniti secondo le Scioccanti Rivelazioni di Bruno Carbone

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Il porto di Gioia Tauro, uno snodo cruciale nel traffico internazionale, è emerso come fulcro delle attività criminali guidate da Bartolo Bruzzaniti, secondo le rivelazioni scioccanti di Bruno Carbone, noto narcotrafficante e collaboratore di giustizia. Carbone, una figura chiave nel panorama criminale internazionale, ha fornito testimonianza durante l’udienza nel processo contro il broker Raffaele Imperiale, noto come il boss “dei Van Gogh”. Il narcotrafficante “pentito” ha spiegato dettagliatamente come il porto di Gioia Tauro fosse sotto il comando di Bruzzaniti, il quale, originario di Locri e arrestato in Libano, è considerato uno dei narcotrafficanti più influenti a livello globale. Carbone ha rivelato di avere legami con i Mammoliti, una ‘ndrina calabrese, che erano coinvolti nell’acquisto di cocaina a Napoli o a Roma. Durante l’udienza, Carbone ha svelato i dettagli intricati dei suoi rapporti con la ‘ndrangheta, sottolineando come trasferiva denaro per l’acquisto della droga proveniente da Panama, Ecuador e Colombia. Ha descritto il processo come semplice come “un click” o un messaggio chat, avvalendosi di cambisti di fiducia sparsi per il mondo. Un passaggio chiave della testimonianza ha riguardato il trasferimento di una tonnellata di cocaina in Australia, gestione da parte di Carbone che ha sperimentato alcune difficoltà. Da Dubai, ha affermato di aver aperto il mercato australiano, evidenziando la portata globale delle sue attività illegali. Le rivelazioni di Carbone gettano luce su una rete intricata di traffico di droga che si estende a livello internazionale, evidenziando la complessità e la portata delle operazioni criminali orchestrare da figure come Bruzzaniti nel contesto del porto di Gioia Tauro.

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