Mar. Lug 16th, 2024

La “Cassandra” di Elisabetta Pozzi ha inaugurato la nuova stagione del Festival di Teatro Classico di Portigliola

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Primo appuntamento ieri sera presso il Teatro Greco Romano di Portigliola.

Una straordinaria Elisabetta Pozzi e la sua  “Cassandra – o del tempo divorato” hanno inaugurato ieri  la nuova stagione del “Festival di Teatro Classico di Locri Epizefiri”. La manifestazione, ideata e curata dal Comune di Portigliola con in testa il Sindaco Rocco Luglio,  con la collaborazione del Polo Museale della Calabria – Parco archeologico di Locri Epizefiri, avrà anche quest’anno come scenario il suggestivo Teatro Greco Romano di Portigliola ed è stata affidata alla direzione artistica di Edoardo Siravo e Marco Silani.

Affidato da Fondazione Teatro Due di Parma a una grande protagonista della scena italiana, “Cassandra” è uno spettacolo che racconta, con le parole della tragedia antica del V secolo a.C. contaminate dai testi di autori contemporanei, la storia dell’inascoltata veggente stuprata nel tempio di Atena e poi assassinata.

Ispirandosi a riletture che spaziano da Euripide a Christa Wolf, la Pozzi, accompagnata dalle musiche di Daniele D’angelo, che costituiscono una tessitura di suoni e musica a sostegno dell’intero testo, la Pozzi ha portato in scena la figura mitica della profetessa troiana destinata ad avere il dono della preveggenza ma a non essere creduta per aver rifiutato l’amore del dio Apollo, amaro destino che la rende una delle figure femminili più tragiche della mitologia greca.

L’impotenza, l’impossibilità di condivisione, la forzata solitudine nel sostenere il peso della conoscenza della protagonista sono state  esaltate dalla drammaturgia messa in scena da Elisabetta Pozzi, che si è avvalsa del contributo del saggista Massimo Fini per scrivere un epilogo in cui Cassandra riesce a scorgere il futuro dell’uomo moderno con la sua incapacità di porsi dei limiti, che lo rende il “minuscolo ragno al centro d’una immensa tela che si tesse ormai da sola e di cui è l’unico prigioniero”.

Un disegno straordinario quello che Elisabetta Pozzi ha realizzato di Cassandra, emblema della lucidità, donna capace di vedere il futuro conoscendo il passato e comprendendo il presente, un personaggio che parte dal mito per essere condotto fino all’oggi ad indagare la nostra civiltà orfana di identità e il suo declino, proprio come la profetessa tentò di fare con i troiani e il cavallo di legno, dono traditore dei greci di cui anticipò le nefaste conseguenze restando inascoltata. Alla fine la meritata standing ovation da parte del pubblico che ha riempito il teatro in ogni ordine di posti con il Sindaco che prima dell’inizio dello spettacolo ha voluto ricordare il giovane di Portigliola Rocco Marando deceduto nei giorni scorsi a seguito di un incidente stradale e che in passato ha anche collaborato alla riuscita del festival.

Lr – ecodellalocride

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