Mar. Lug 16th, 2024

È stato nominato dal direttore Morgante e dal dg Orfeo. Succede a Samengo. Deluse le aspettative dei giornalisti interni e del Pd.

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I giochi sono fatti: Luca Ponzi è il nuovo caporedattore della Tgr calabrese. Torinese, 47 anni, lascia il ruolo di vicecaporedattore della Tgr in Piemonte per assumere l’incarico di guidare la testata regionale con sede a Cosenza. La sua nomina è stata decisa dal direttore della Tgr, Vincenzo Morgante, in accordo con il neo direttore generale della Rai, Mario Orfeo. Ponzi si insedierà il prossimo 18 luglio e succederà ad Alfonso Samengo, vicedirettore di Rai Parlamento dallo scorso ottobre. Proprio a Samengo, cosentino, si deve un forte rilancio della testata regionale. L’arrivo di Ponzi segna il ritorno di un “Papa straniero” alla guida della Tgr Calabria e rappresenta una bocciatura nei confronti dei professionisti interni che aspiravano all’incarico. Oltre a Ponzi e a Giancarlo Fiume, vicecaporedattore in Puglia, in lizza c’erano infatti anche i giornalisti Riccardo Giacoia e Pasqualino Pandullo. Lo scorso maggio i quattro pretendenti avevano avuto, separatamente, un colloquio con l’allora ad della Rai, Antonio Campo Dall’Orto.
Anche la politica regionale aveva cercato di orientare le scelte dei vertici di Viale Mazzini. La deputata del M5S Dalila Nesci, in particolare, aveva espresso pubblicamente la sua contrarietà all’invio di un caporedattore di un’altra regione. Ancora più forte la moral suasion del Pd. Il governatore Mario Oliverio e il segretario regionale Ernesto Magorno vedevano di buon occhio la nomina di uno tra Giacoia e Pandullo.
Niente da fare, Morgante e Orfeo hanno deciso di affidare l’incarico all’ormai ex vice della redazione piemontese. Laureato in Scienze Politiche, Ponzi ha realizzato reportage in Italia e all’estero per varie trasmissioni a livello nazionale. Tra gli anni 80 e 90 ha scritto per il quotidiano La Stampa. È autore di diversi libri tra cui “Generazione di Talenti” e “Noi che facciamo girare l’economia”.

Nesci (M5S) contro la nomina di Ponzi.

«La Rai ha punito la Calabria, che, dopo le imposizioni del governo sulla nostra sanità, incassa l’ennesima mortificazione». Lo afferma, in una nota, la deputata M5s Dalila Nesci, componente della commissione di Vigilanza del servizio pubblico radiotelevisivo, a proposito della nomina di Luca Ponzi a caporedattore della sede Rai della Calabria. «L’azienda – spiega la parlamentare – ha impiegato un anno per coprire quel posto vacante, ignorando a lungo i nostri richiami sulla rapida definizione della pratica. Alla fine la Rai, che aveva commissariato la sede calabrese e riaperto la procedura di selezione del caporedattore, ha scelto un giornalista proveniente da fuori, il che avevamo scongiurato in tutti i modi». «Sin dal 2013 – continua la deputata – il Movimento 5stelle si è speso in parlamento per recuperare la funzione originaria delle sedi regionali Rai, di racconto profondo dei singoli territori. Perciò nello specifico avevamo insistito sulla nomina di un professionista locale, scelta che l’azienda ha invece compiuto per altre regioni». «Non ho nulla – conclude Nesci – contro Ponzi, che pure annunciò azioni legali per la posizione politica che espressi due anni fa, sull’opportunità di un giornalista locale alla guida della sede Rai calabrese. Auguri di buon lavoro al nuovo caporedattore e una dura critica al Pd calabrese, che avrebbe dovuto sostenere quel nostro progetto, trasparente, sulla funzione della Tgr di racconto profondo del territorio. Ormai è chiaro, il Pd della Calabria subisce il governo nazionale, al netto delle commedie del governatore Oliverio».

 

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