“Sul Ponte di Messina non c’è nessuna pietra tombale, nessuno stop, anzi abbiamo fatto due passi avanti”. Così Carmelo Ciucci, sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, ha voluto rassicurare sull’avanzamento del progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, dopo le ultime polemiche e dubbi sulla sua fattibilità.
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Ciucci, intervenendo a margine di un convegno a Reggio Calabria, ha sottolineato che il progetto definitivo rappresenta “i massimi standard di ingegneria” e che l’opera è “più che mai necessaria” per collegare Sicilia e Calabria e per “unire finalmente il Paese”.
Il sottosegretario ha poi confermato l’obiettivo di avviare i cantieri entro il 2025. “Non mancheranno le difficoltà – ha ammesso – ma siamo determinati a superare ogni ostacolo e a portare a termine quest’opera storica”.
Le parole di Ciucci sono arrivate dopo le accuse mosse da alcuni esponenti politici, che avevano parlato di un progetto “irrealizzabile” e di un “ennesimo spreco di denaro pubblico”.
Il sottosegretario ha però respinto al mittente queste critiche, definendole “infondate e strumentali”. “Il Ponte sullo Stretto si farà – ha concluso Ciucci – e sarà un’opera di cui il Paese potrà essere orgoglioso”.
Sostegno al progetto
Le parole di Ciucci sono state accolte con favore da molti esponenti politici e dalle categorie economiche calabresi e siciliane. “Il Ponte sullo Stretto è un’opera fondamentale per il futuro del Sud Italia – ha dichiarato il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto -. Siamo fiduciosi che il governo porterà a termine il progetto e che i cantieri apriranno presto”.
Sulla stessa linea anche il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. “Il Ponte sullo Stretto – ha affermato Schifani – è un’infrastruttura strategica per il nostro Paese e per l’Europa. Non possiamo permetterci di rinunciare a quest’opera”.