Ven. Nov 15th, 2024

Salvini insiste: «Il dibattito è un delirio tutto italiano». Le associazioni ambientaliste presentano nuove osservazioni al progetto, denunciando rischi ambientali e violazioni di legge.

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Durante un convegno a Milano, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha ribadito il suo supporto alla realizzazione del Ponte sullo Stretto, definendo il dibattito politico attorno all’opera un «delirio tutto italiano». Salvini ha espresso il desiderio che un milanese possa posare la prima pietra e ha criticato la presenza di comitati che ostacolano il progetto. «Solo in Italia si discute così su infrastrutture di questa portata», ha dichiarato, evidenziando come all’estero ci sia maggiore apertura e curiosità nei confronti del modello italiano.

Parallelamente, numerose associazioni ambientaliste, tra cui Italia Nostra, Kyoto Club e Legambiente, hanno sollevato pesanti critiche al progetto del Ponte, presentando alla Commissione Via del Ministero dell’Ambiente nuove osservazioni tecniche. Secondo il documento di oltre 600 pagine, il Ponte avrebbe un impatto ambientale «gravissimo e irreversibile», con rischi sismici e danni alla biodiversità dell’area, in particolare all’avifauna. Le associazioni denunciano la mancanza di un’adeguata valutazione degli effetti cumulativi dell’opera e criticano la scarsa attenzione alla cosiddetta “opzione zero”, ovvero la valutazione dei costi e benefici di non realizzare l’infrastruttura.

I rischi sismici, l’impatto ambientale e le criticità nei cantieri sono tra le principali preoccupazioni sollevate. Le associazioni affermano che le integrazioni presentate dalla società Stretto di Messina sono insufficienti e invitano la Commissione a chiudere il procedimento con un parere negativo.