Approvato nella notte l’emendamento che stanzia gli oltre 11 miliardi per la realizzazione del Ponte sullo Stretto: ecco come saranno suddivisi
Nessuna modifica alla disposizione inserita in uno degli emendamenti del Governo che ripartisce i fondi destinati al Ponte sullo Stretto e che è passata nella notte insieme ad altri emendamenti approvati. I fondi per l’infrastruttura, dunque, ci sono. E’ previsto anche che parte della copertura derivi dalle risorse del Fondo di coesione. Per consentire l’approvazione da parte del Cipess entro il 2024 del progetto definitivo del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria – nell’attesa dell’individuazione di fonti di finanziamento atte a ridurre l’onere a carico del bilancio dello Stato – è stata autorizzata la spesa complessiva di 9.312 milioni di euro.
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Questa cifra sarà suddivisa in nove anni: 607 milioni di euro per l’anno 2024 (e non più di 11.630 milioni di euro, in ragione di 780 milioni per l’anno 2024); 885 milioni di euro (e non 1.035) per l’anno 2025; 1.150 milioni di euro (e non 1.300 milioni) per il 2026, 440 milioni (e non 1.780 milioni) per l’anno 2027, 1.885 milioni (e non 1.380) per il 2028, 1.700 milioni per il 2029, 1.430 milioni per il 2030, 1.460 milioni per il 2031 e 260 milioni per il 2032.
Fondo per lo sviluppo e la coesione
Con l’aggiunta di un nuovo comma ad hoc si dispone la spesa, mediante corrispondente riduzione del Fondo per lo sviluppo e la coesione, nel periodo di programmazione 2021-2027, di 718 milioni di euro. Questi saranno ripartiti in 70 milioni di euro per il 2024, 50 milioni per il 2025, 50 per il 2026, 400 milioni di euro per l’anno 2027 e 148 milioni di euro per l’anno 2028, mediante corrispondente riduzione del Fondo per lo sviluppo e la coesione, periodo di programmazione 2021-2027, e imputata sulla quota afferente alle amministrazioni centrali, mentre 1.600 milioni di euro, in ragione di 103 milioni di euro per l’anno 2024, 100 milioni per l’anno 2025, 100 milioni per l’anno 2026, 940 milioni di euro per l’anno 2027 e 357 milioni di euro per l’anno 2028 per l’anno 2029 verranno aggiunti mediante corrispondente riduzione risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, periodo di programmazione 2021-2027, imputata sulle risorse indicate per le Regioni siciliana e calabrese dalla delibera Cipess.
Le spese a carico dello Stato, in sostanza, vengono alleggerite per 2,3 miliardi con il reperimento delle risorse attraverso il fondo per lo Sviluppo e la Coesione in capo alle Regioni.
Il cronoprogramma
Gli 11,63 miliardi di euro per il Ponte, dunque, verranno stanziati seguendo questo cronoprogramma:
- 780 milioni di euro per l’anno 2024
- 1.035 milioni di euro per l’anno 2025
- 1.300 milioni di euro per l’anno 2026
- 1.780 milioni di euro per l’anno 2027
- 1.885 milioni di euro per l’anno 2028
- 2.057 milioni di euro per l’anno 2029
- 1.430 milioni di euro per l’anno 2030
- 1.460 milioni di euro per l’anno 2031
- 260 milioni di euro per l’anno 2032
Secondo la norma “gli accordi per la coesione da stipulare tra la Regione Siciliana e Calabria con il ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr danno evidenza degli importi annuali a destinazione delle risorse alla realizzazione dell’intervento, a concorrenza integrale degli importi annuali individuati”. Entro il 30 giugno di ogni anno, e fino all’entrata in esercizio dell’opera, “il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti presenta informativa al Cipess sulle iniziative intraprese ai fini del reperimento di ulteriori risorse a copertura dei costi di realizzazione dell’opera. Con apposite delibere, su proposta del ministero delle infrastrutture e dei trasporti, d’intesa con il ministero dell’Economia e Finanze, il Cipess attesta la sussistenza delle ulteriori risorse“. Ciò determinerà “la corrispondente riduzione in via prioritaria dell’autorizzazione di spesa e la relativa articolazione annuale”.
Salvini: “sarà un passo in avanti per l’ingegneria mondiale”
”Il Ponte sullo Stretto sarà un passo in avanti per l’ingegneria mondiale che porterà tutto il mondo a venire a studiare l’ingegneria”. E’ quanto dichiarato dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che a margine del via ufficiale al cantiere per lo scavo del tratto italiano del tunnel di base del Moncenisio della Torino-Lione ha aggiunto “nella legge di Bilancio ci sono tutti i fondi necessari, i lavori partiranno l’anno prossimo e finiranno nel 2032 e un treno unirà Messina, Reggio, Roma e Milano. Sono abituato a mantenere le promesse che faccio”.