Il ministro dell’Istruzione: “È una straordinaria opportunità”. L’ex sottosegretaria messinese: “Fa propaganda utilizzando le scuole”
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«Il Ponte sullo Stretto si farà. I territori di Reggio Calabria e di Messina avranno grandi benefici. C’è bisogno di maestranze ma soprattutto c’è la necessità di gestire il dopo. Il Ponte può essere una straordinaria opportunità di crescita del territorio ma noi, perché si radichino quelle realtà imprenditoriali, perché si radichi e si potenzi uno sviluppo per il dopo, abbiamo bisogno di una scuola capace di formare, quindi anche qui dovremo modellare l’offerta formativa in modo da garantire che questa straordinaria opportunità di crescita possa fare esplodere in positivo il territorio». A dichiararlo è il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, in visita ieri in Calabria, dove ha citato proprio le città dello Stretto, e in particolare Reggio, «quale esempio di come “Agenda per il sud” voglia impostare la scuola del futuro». E Valditara ha aggiunto: «A Messina e a Cosenza ci sono due straordinarie Università. Allora bisogna costruire un percorso della formazione scolastica, dell’istruzione tecnica e della formazione professionale che, in collegamento con il mondo delle Università e con le potenzialità che quel mondo offre al territorio, organizzi, strutturi e offra tecnici, supporti con competenze di alto livello per il radicamento di imprese e per lo sviluppo di quest’Area».
Affermazioni, quelle del ministro, che scatenano la reazione dell’ex sottosegretaria messinese Barbara Floridia. «Quando l’ho letto, non volevo crederci – esordisce l’esponente del movimento 5Stelle –. Il ministro dell’Istruzione che sfrutta il suo ruolo per fare propaganda a un’opera divisiva e controversa come il Ponte sullo Stretto di Messina. E per giunta lo fa all’interno di una cornice istituzionale legata alla presentazione di un Piano per l’istruzione parlando di “grande opportunità” per il Sud perché “c’è bisogno di maestranze”. Da docente, da cittadina messinese e da persona che ha rivestito un ruolo istituzionale al ministero dell’Istruzione non posso che restare sconcertata davanti a un uso politico così intollerabile del ruolo di ministro da parte di Valditara».