Mer. Nov 20th, 2024

Ponte sullo Stretto, botta e risposta tra Saitta e Ciucci sulla questione degli espropri

Mentre prosegue l’iter burocratico che porterà alla costruzione del Ponte sullo Stretto, divampano polemiche sulla questione degli espropri. Il legale Antonio Saitta, in una nota, avvocato di numerosi residenti di Torre Faro a Messina, afferma: “su incarico di numerosi cittadini, le cui abitazioni e attività produttive sono interessate dagli espropri per la realizzazione del ponte, ho chiesto alla Stretto di Messina di voler liquidare gli indennizzi previsti dalla legge per la reiterazione dei vincoli (che, già con la loro semplice esistenza, e ancor prima che si proceda alle eventuali espropriazioni, incidono negativamente sulle loro proprietà). La Società – prosegue Saitta – non ha accolto la richiesta affermando che dell’argomento si potrà parlare solo dopo l’aggiornamento del progetto del ponte, ma la legge prevede l’indennizzo all’atto della semplice reiterazione dei vincoli e non successivamente all’approvazione del progetto; in più ha invitato gli interessati a fornire prova dei danni subiti, ma la legge e la Corte di Cassazione, proprio pronunciandosi sul caso dei vincoli previsti per il ponte sullo Stretto, chiariscono che l’indennizzo è dovuto senza necessità di provare alcunché, se non la semplice esistenza dei vincoli stessi. Ovviamente stiamo rispondendo con fermezza, ma temo che la vicenda finirà davanti ai giudici“.

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Ponte sullo Stretto, la replica di Ciucci a Saitta

“Gli indennizzi dovuti a seguito delle procedure espropriative, che saranno avviate come più volte precisato dopo l’approvazione del progetto definitivo del ponte da parte del Cipess, saranno determinati e liquidati nel rispetto della normativa di legge, dei termini ivi previsti, delle tutele e dei diritti dei proprietari espropriati“, è quanto afferma Pietro Ciucci, amministratore delegato della Stretto di Messina. “Non risponde al vero che la Società abbia inteso differire a dopo l’avvio delle procedure espropriative la liquidazione degli indennizzi eventualmente dovuti la reiterazione dei vincoli preordinati all’esproprio. A tale riguardo la società con tempestività, a fronte di generiche richieste presentate dall’avv. Saitta per conto di alcuni proprietari, ha richiesto all’avvocato stesso di produrre ogni utile elemento documentale idoneo ad attestare l’entità del danno subito da ciascun proprietario e la titolarità dei beni incisi dal vincolo secondo quanto previsto dall’art. 39, comma 1, del T.U. espropriazioni e in linea con le pronunce della Corte di Appello di Messina. Ciò proprio al fine di poter provvedere sollecitamente all’eventuale liquidazione dell’indennizzo”, conclude Ciucci.