L’ad di Stretto di Messina rassicura: richiesti solo approfondimenti tecnici, la fattibilità dell’opera non è in discussione.
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Il parere favorevole della Commissione di Valutazione di Impatto Ambientale (Via) sul Ponte sullo Stretto di Messina non segnala criticità geologiche rilevanti, ma si limita a richiedere ulteriori approfondimenti tecnici. A precisarlo è l’amministratore delegato della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, in risposta alle recenti critiche sulla fattibilità dell’opera.
«Il richiamo a nuovi studi geologici è un approfondimento già in larga parte programmato, non un allarme», ha dichiarato Ciucci all’ANSA. «Delle 62 prescrizioni indicate dalla Commissione, 60 saranno affrontate nella fase di approvazione del progetto esecutivo e le restanti due addirittura dopo l’entrata in esercizio del Ponte».
Secondo l’ad, richieste di questo tipo sono normali in grandi progetti infrastrutturali. «Non ci sono lacune – spiega – ma osservazioni che verranno verificate nel corso delle fasi successive. Per quanto riguarda gli studi sismici, non ci sono novità sostanziali rispetto a quanto già progettato».
Ciucci ha inoltre risposto alle affermazioni dell’onorevole Bonelli (Avs) secondo cui la società avrebbe già conosciuto il parere della Via prima della sua pubblicazione ufficiale: «Il parere, datato 13 novembre, è stato trasmesso alla società Stretto di Messina come prima destinataria, in quanto proponente».
In merito alla collaborazione con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Ciucci ha confermato l’esistenza di una convenzione con l’Università La Sapienza di Roma per l’aggiornamento degli studi tecnici sul Ponte, attività già note e pianificate.
Il progetto del Ponte sullo Stretto prosegue, dunque, senza alcuna revisione radicale, con la società che rassicura sull’assenza di problematiche geologiche che possano compromettere la fattibilità dell’opera.