Emendamento del capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, punta a rimodulare e aumentare i fondi destinati al Ponte. Bonelli (Verdi e Sinistra): «Un colpo contro le priorità del Sud»
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Con l’approvazione preliminare del Ministero dell’Ambiente, la Lega accelera per incrementare i finanziamenti destinati al Ponte sullo Stretto, proponendo di attingere in misura maggiore ai Fondi di Sviluppo e Coesione (FSC), riservati a colmare i divari infrastrutturali e sociali nel Mezzogiorno. L’emendamento di Molinari prevede infatti di destinare 6,1 miliardi di questi fondi all’opera, un incremento significativo rispetto ai precedenti finanziamenti.
Secondo il testo, la copertura complessiva per il progetto lieviterebbe a 14,7 miliardi, inclusi 6,1 miliardi dai fondi FSC, contro il precedente stanziamento di meno di un miliardo. Angelo Bonelli (Verdi e Sinistra) critica duramente l’iniziativa, definendola un’operazione che penalizza servizi essenziali come sanità e istruzione nel Sud per avvantaggiare il Ponte. Bonelli aggiunge: «Si esauriscono fondi cruciali per scuole e ospedali per un’opera il cui completamento, secondo Salvini, è garantito anche in caso di sisma, mentre tutto il resto andrebbe distrutto. Questo è irresponsabile».
Il provvedimento della Lega rimodula quindi la manovra di bilancio con un aumento di 1,2 miliardi rispetto ai 13,5 miliardi previsti in precedenza, accentuando il dibattito sul riequilibrio territoriale e sulle priorità di sviluppo del Paese.