Mar. Lug 16th, 2024

La carovana proveniente dal paese è stata accolta dal rettore don Tonino Saraco

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Nel giorno in cui il Santuario di Polsi è stato “citato” da un parlamentare in cerca di notorietà, per la rabbia giustificata di quanti invece credono nella bellezza e la fede di uno dei santuari mariani più importanti e amati di tutta la Calabria, il famoso luogo di culto, meta ogni anno di migliaia di pellegrini nel periodo che va da giugno a tutto settembre (non in inverno, perché le strade d’accesso non sono state ancora terminate e messe in sicurezza) è stato illuminato dall’arrivo della carovana di pellegrini di San Luca, il paese nel cui territorio il santuario si trova. Più di quattrocento persone, donne, bambini, anziani e giovani, alcuni dei quali addirittura scalzi, hanno affrontato il lungo viaggio che separa Polsi da San Luca, a piedi, seguendo la vecchia e tortuosa pista mai finita, “Santa Maria Menti”. Un sentiero ogni anno nei proclami e nei programmi della nostra classe politica, ma mai affrontata per essere definitivamente risolta, tanto è vero che poi, nell’antivigilia della grande festa del due settembre, come succede da alcuni anni, la vecchia strada d’accesso viene chiusa al traffico in virtù di un ordinanza che compare negli ultimi giorni del mese di agosto, per poi scomparire per tutto il resto dell’anno.

La carovana di pellegrini di San Luca, alla quale si sono aggregati anche alcuni dei paesi della Marina, anche quest’anno è stata guidata dal procuratore Sebastiano Vottari, un ex brigadiere in pensione, che ha ereditato questo prestigioso e antico privilegio dalla madre, procuratrice per più di vent’anni del Santuario. Accanto al procuratore che guidava il gruppo partito da San Luca allo spuntare dell’alba, c’era anche il parroco del paese, don Pino Strangio.

Ci doveva essere anche il sindaco Bruno Bartolo, ma impegni sopravvenuti e urgenti gli hanno impedito di tastare con i propri piedi la pericolosità della pista più breve e battuta dai pellegrini, quella che molto probabilmente non entrerà nel progetto che interessa i famosi venti milioni stanziati con fondi Cipe.

Arrivata a Polsi, la numerosa carovana è stata ricevuta dal superiore don Tonino Saraco e i sacerdoti che in questo periodo si trovano nell’antico monastero per partecipare alla novena che precede il giorno della grande festa del due settembre, alla quale, salvo imprevisti dell’ultima ora, dovrebbe partecipare anche il governatore della Regione Calabria Mario Oliverio.

ANTONIO STRAGIO (Gazzetta del Sud)

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