Mar. Lug 16th, 2024

L’agente, inquadrato in un video, fa parte del reparto prevenzione e crimine “Calabria Settentrionale”

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La Procura di Foggia ha aperto un’inchiesta sul caso del 23enne Leonardo di Francesco colpito al volto con un calcio da un poliziotto lo scorso 2 aprile. L’agente, a quanto si apprende, è l’unico indagato. Nei suoi confronti gli inquirenti valutano due ipotesi di reato: lesioni personali e abuso di autorità o di mezzi coercitivi su persona arrestata.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, di Francesco non si era fermato all’alt della polizia perchè era alla guida senza patente. Da qui è nato un inseguimento durato alcuni chilometri, fino a quando il giovane è stato fermato. Poi, come si vede in un video realizzato con un cellulare e diventato virale sul web, il 23enne viene bloccato a terra da alcuni agenti e colpito da un loro collega. Quest’ultimo è stato trasferito e nei suoi confronti è stata avviata un’azione disciplinare.

Il poliziotto indagato, a quanto si apprende, fa parte del reparto prevenzione e crimine “Calabria Settentrionale” ed era uno dei rinforzi giunti a Foggia per fronteggiare l’escalation criminale registrata all’inizio dell’anno. Ora è tornato al reparto di appartenenza: Rende – Cosenza.

“Se continui a chiedere scusa ti ammazzo” avrebbe detto l’agente al giovane, mentre continuava a colpirlo dopo averlo portato in Questura, secondo quanto ha dichiarato il ragazzo in un’intervista a La Repubblica. “Da quella notte non dormo più, ho gli incubi. Sento le sirene nelle orecchie” ha dichiarato ancora il 23enne. “Mi fanno male mascella e naso – spiega – ora sono terrorizzato”. Ricordando quei momenti dice: “Non ho opposto resistenza, mi sono accasciato e lui mi ha tirato un calcio forte. Gli altri poliziotti dicevano di smettere ma lui continuava. Ha continuato anche quando eravamo in Questura”. Il ragazzo è stato giudicato guaribile in dieci giorni. “Io ho paura, non ho più fiducia in nulla – conclude – nella giustizia e neanche in me stesso”.

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