Gio. Nov 7th, 2024

Si è svolto a Polistena dal 1 al 9 Agosto 2022, presso l’Hotel Mommo, il Progetto Erasmus+ dal titolo: “Sustainable Week” finanziato dalla Commissione Europea attraverso L’Agenzia nazionale Giovani e che ha visto la partecipazione di ragazzi provenienti da Turchia, Romania, Portogallo, Slovenia ed Italia e che ha avuto al centro della discussione il tema dello sviluppo sostenibile.

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Questo concetto non è facile da spiegare, in quanto è un macro-tema che racchiude al suo interno tre dimensioni di intervento: la sfera economica, quella sociale ed ambientale. Ma per semplificare potremmo definirlo come una forma di capitalismo più attenta alle persone, al pianeta e soprattutto con un’economia più rivolta verso il sociale.

Il progetto è stato ideato e coordinato dal Presidente Siciliano Pasquale insieme al team di Pro-Re-Active formato da 9 persone in totale (Giuseppe Bottiglieri, Giancarlo Catanea, Giuseppe Sorace, Gennaro Ponte, Rosa Gullace, Moni Barreca, Giovanni Franco, Matilde Orlando) impegnate in vari campi, ma tutte accomunate dall’attenzione verso questa tematica.

Giovanni Franco è stato colui che ha curato la parte formativa dei ragazzi, già famoso per aver lanciato diversi anni fa il suo “Sustainable Tour” più volte intervistato da radio e giornali.

Il Presidente ha dichiarato:” Sono molto soddisfatto del risultato, per la prima volta nella storia di questa città ragazzi provenienti da diverse parti d’Europa si sono incontrati, accomunate tutte dalla stessa voglia, ovvero quella del cambiamento del nostro attuale sistema economico, per una transizione economica che sia verde ed attenta ai diritti umani e che è appunto ciò che rappresenta il concetto di sviluppo sostenibile.

La nostra associazione nasce con l’intento di per sensibilizzare i giovani ad un concetto di una forma diversa di capitalismo. Infatti non mi piace pensare allo sviluppo sostenibile come qualcosa che si contrapponga al capitalismo classico, ma che lo migliora, partendo da una presa di coscienza dei punti deboli dello stesso.
Secondo me, sebbene storicamente tante siano state le critiche e le ideologie differenti che si contrapponevano al capitalismo in giusta misura, nessuna di esse è riuscita a sostituirlo, ma piuttosto abbiamo assistito ad una evoluzione dello stesso, che ha preso poi forme differenti a seconda dei contesti in cui si è inserito. Tuttavia il problema principale del capitalismo è quello di creare troppe disuguaglianze sociali, oltre allo sfruttamento sul lavoro e di non rispettare l’ambiente ed è proprio qui che interviene il nuovo concetto di sviluppo sostenibile, ovvero quello di un capitalismo più attento ai bisogni dei più vulnerabili, attraverso la promozione dei diritti umani, il rispetto dei lavoratori, ed allo stesso tempo dell’ambiente.

Riguardo il tema ambientale, chiunque può fare la sua parte attraverso differenti scelte quotidiane come ad esempio quello di non sprecare acqua inutilmente o fare la differenziata.
Come diceva Gandhi, è necessario che ognuno di noi sia il cambiamento che vorrebbe vedere nella società”.

Al progetto ha preso parte Shahrzard S. una ragazza proveniente dall’Iran, la quale ha posto l’attenzione su quanto sia importante parlare oggi di diritti umani, visto quello che succede nel suo paese, dove ancora nel 2022 le donne non sono libere di vestirsi e vivere come vogliono, ma tutt’ora vittime della dittatura e del patriarcato religioso.

Durante il progetto i ragazzi hanno anche riflettuto sui loro attuali comportamenti di consumo, sul climate change e nuove forme di economia e sviluppo, che siano diverse rispetto a quelle attuali pensando ed ideato ad esempio nuove forme di sviluppo verde, ed hanno visitato alcuni imprenditori locali, molto attenti alla valorizzazione delle risorse naturali per la produzione di alimenti.
Infine durante il corso proposto dal progetto, i partecipanti hanno appreso i concetti dell’agenda ONU 2030 ed Il Green Deal Europeo, per capire come le istituzioni si stanno muovendo e quali misure stanno adottando per intervenire prima che sia troppo tardi.