Ieri, nell’ambito della due giorni denominata “Open day cultura” organizzata dall’Amministrazione Comunale di Polistena, è stato presentato il libro “L’eterno sognatore: Vita e opere di Domenico Mazzullo” è stato presentato presso il Museo Civico Casa Jerace. L’autore, Mariano Mazzullo, che è anche il nipote dell’artista, ha presentato il suo libro durante l’evento. Al dibattito, moderato dall’Assessore alla Cultura Maria Angela Napoli, hanno partecipato, oltre all’autore, anche l’editore di Kerit-Lc Edizioni, Ketty Tutino, e il Sindaco di Polistena, Michele Tripodi. La scelta di Mazzullo di presentare il suo libro per la prima volta a Polistena non è stata arbitraria. La città aveva un significato importante per l’artista Domenico Mazzullo, in quanto era la città natale dei suoi mentori, Francesco e Vincenzo Jerace, ai quali ha dedicato alcune delle sue opere più suggestive, tra cui il poema postumo “Trilucerna delle Muse” (NEB 2015), dipinti, busti in bronzo, opere d’arte varie e poesie. Il Comune di Polistena ha deciso di sostenere la pubblicazione del libro ed è presente in copertina insieme ad altre organizzazioni e comuni che hanno abbracciato l’iniziativa. Al termine della discussione, la famiglia Mazzullo ha generosamente donato al Comune un dipinto di Domenico Mazzullo intitolato “Ritratto di Vincenzo Jerace al crepuscolo”, un olio su tela del 1948. Il Sindaco Michele Tripodi, a margine dell’incontro conclusivo della mostra – Grazie ai giovani volontari del Servizio Civile e alle borse lavoro, siamo riusciti a dare nuova vita a un bene culturale, rendendolo accessibile a tutti i cittadini. Questa è la differenza fondamentale tra una concezione aristocratica ed elitaria della cultura e la nostra idea di cultura, che si basa sulla comunità e sulla partecipazione popolare. Il quadro che ci è stato donato sarà installato nei prossimi giorni e rimarrà in esposizione presso la Casa di Jerace che, lo ricordiamo, da qualche tempo è aperta almeno due mattine a settimana, grazie ai giovani volontari del Servizio Civile che sono impegnati in progetti correlati, perché la cultura è di tutti.”
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