“Archiviata la protesta di professori e sindacati per la riforma del reclutamento e della formazione, che al netto della necessità di rinnovare il contratto di lavoro introduce invece finalmente percorsi di abilitazione e valutazione degli insegnanti puntando dunque sulla qualità, oggi colpisce nel segno l’analisi del professor Carboni sul Sole24Ore: quello che manca oggi in Italia per rendere efficaci i percorsi di istruzione e specializzazione – suggerisce il professore – è anche e soprattutto ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro. Il Pnrr deve puntare a stimolare la domanda di lavoro, investendo nel digitale, nelle nuove competenze: servono politiche attive che rafforzino la formazione e il rapporto scuola-lavoro in settori strategici, come le nuove tecnologie, la sanità, la sicurezza digitale, la trasformazione energetica”. Così Laura Scalfi, direttore generale dell’Istituto G. Veronesi e del Liceo Steam International. “Proprio nei giorni scorsi a Rovereto abbiamo avuto un esempio pratico di cosa potrebbe voler dire una ritrovata sinergia tra mondo dell’istruzione e mondo del lavoro, con il contest “Escileidee” promosso dal Centro di Istruzione Scolastica e di Formazione Professionale Veronesi, che ha premiato le migliori iniziative progettuali dei giovani nell’ambito dei percorsi di elettrica, saldocarpenteria, meccanica e meccatronica sviluppati proprio dalla collaborazione tra gli studenti dell’ Ente Veronesi e le imprese del territorio. E’ anche da questa integrazione tra la scuola e le imprese che si favorisce il flusso di ingresso nel mondo del lavoro sulla base delle competenze dei giovani e allo stesso tempo delle esigenze dell’economia, soprattutto quella dei territori. È importante però ricordare -conclude Scalfi- che non esiste solidità nel percorso lavorativo se nel percorso scolastico e formativo le materie tecniche e professionali vanno a depauperare le ore riservate alla crescita culturale di ogni studente. La scommessa dei piani di studi è quella di saper coniugare in modo equilibrato le competenze tecniche a quelle umanistiche per formare cittadini e cittadine che sappiano affrontare le sfide di una società complessa in modo consapevole con strumenti e competenze idonei ad affrontare i cambiamenti di un mercato del lavoro in continua evoluzione. Siamo la patria di Leonardo che non ha dovuto scegliere tra tecnica e umanesimo”.
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