Mar. Set 17th, 2024

Aperto avviso pubblico su presidi sanitari di aree disagiate

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Finanziato grazie alle risorse del

Pnrr e pubblicato ieri, è aperto da oggi l’avviso pubblico per

il finanziamento degli interventi di potenziamento delle piccole

farmacie rurali, ovvero presenti in aree interne, montane o

isolate. “Si tratta di un importante risultato per il quale

esprimiamo profonda gratitudine all ministro per il Sud e la

Coesione territoriale Mara Carfagna”, spiega all’ANSA il

presidente di Sunifar, sezione di Federfarma dedicata alle

farmacie rurali, Gianni Petrosillo commentando la novità frutto

di un lungo lavoro condiviso.

Il bando, reso possibile grazie alla Missione 5 Inclusione e

coesione del Pnrr e disponibile sul sito dell’Agenza per la

Coesione Territoriale, mette a disposizione 100 milioni di euro

(di cui il 50% vincolati al Sud) per investimenti di

potenziamento delle farmacie rurali presenti nei centri con meno

di tremila abitanti. “E’ un cofinanziamento per l’ammodernamento

della farmacia, con un contributo che copre i due terzi delle

spese. L’obiettivo – precisa Petrosillo – è dotare questi

presidi di attrezzature per potenziare la dispensazione del

farmaco e l’erogazione di servizi. Ovvero incrementare la

distribuzione di farmaci per conto (comprati dalle Asl e

distribuiti in farmacia) e stoccare i medicinali a temperatura,

ma anche adeguare gli spazi per creare aree riservate alla

somministrazione di vaccini anti Covid, per la misurazione della

pressione, le analisi del sangue e l’utilizzo di dispositivi di

telemedicina.

Il bando rappresenta la possibilità pratica per le piccole

farmacie di avere le risorse per poter seguire il processo su

cui Federfarma sta lavorando: “una nuova farmacia inserita nel

Servizio sanitario nazionale, non solo punto per la

dispensazione del farmaco, ma presidio sanitario in grado di

erogare prestazioni per la prevenzione e il monitoraggio dei

pazienti cronici. Importantissimo – conclude Petrosillo – è

anche il fatto che siano previsti dei contributi per la

formazione dei farmacisti, in modo da prepararli a svolgere i

nuovi compiti previsti”.

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