Lun. Ago 5th, 2024

Chiedere voti non è reato. È pessimo costume chiederli barattando favori personali. Il voto si dovrebbe “dare” non chiedere, ma se proprio lo devo chiedere bisogna che alla richiesta venga associato un minimo di programma, accompagnato ad un minimo di credibilità personale che dia fiducia sulla campagne elettorali senza fare il porta a porta, cercando di far capire alle persone che devono essere loro ad esprimere una preferenza ad un partito o a una persona e non aspettare necessariamente l’imbeccata o il santino. Il fatto che a volte si perdano non vuol dire che siano sbagliate, perché se ci si guarda intorno viene da pensare che ci sia ben altro di sbagliato in questo sistema politico calabrese e che spesso gli elettori non siano migliori degli eletti. Bisogna mollare per un attimo la rabbia e la pigrizia mentale e ragionare per giungere ad avere una opinione concreta su chi si vuole premiare con il voto, stabilendo di volta in volta quale siano le persone migliori da eleggere nelle varie istituzioni, partendo dai comuni e a salire fino a Bruxelles, senza pensare sempre a chi potrebbe farci qualche favore che nel 99% dei casi non avremo mai. Le sigle e le ideologie valgono molto meno del coraggio di portare avanti le battaglie giuste, che siano esse popolari o impopolari, che gli altri magari non vogliono portare avanti perché hanno paura di non si sa bene chi e perché.

Continua dopo la pubblicità...


CAMPAGNA-ANTINCENDIO-2024_6x3mt-4_page-0001
futura
JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Chi agisce con trasparenza e non ha nulla da nascondere può portare avanti qualsiasi battaglia, sia sulla necessità di una nuova legge sugli scioglimenti delle amministrazioni per infiltrazioni mafiose, sia sulla necessità di riaprire il turnover in Calabria Verde, sia sul diritto ad una sanità degna di un Paese come l’Italia e delle tasse che paghiamo, sia quella di infrastrutture fondamentali per lo sviluppo di un territorio rimasto ai margini della UE, come certamente sarebbe la Bovalino Bagnara. Una vicenda, quest’ultima, grottesca, inspiegabile da qualsiasi punto di vista. Ciò che mortifica della politica calabrese è il fatto che nessuno abbia mosso rilievi, tranne il sottoscritto e Italia del Meridione, sulla situazione, che ha dell’incostituzionale, che vede intere comunità tagliate fuori da un diritto inalienabile come il diritto di voto. Ingiustizia che si è materializzata quando si è votato il precedente consiglio metropolitano con quel pastrocchio della Riforma Delrio che ha impedito ad una larghissima fetta di elettorato delle provincia di Reggio Calabria di partecipare al voto dei propri rappresentanti provinciali, visto che la riforma Delrio esclude totalmente dal voto provinciale intere comunità che si dovessero trovare, loro malgrado, con le amministrazioni comunali sciolte. Lì si crea un vulnus di incostituzionalità. Ora sembra che, finalmente, vivaddio, se ne siano accorti e vogliano tornare a votare con i collegi come si fa per la Regione e per le altre elezioni.

Pietro Sergi Segretario Provinciale Italia del Meridione per il Direttivo Provinciale

Print Friendly, PDF & Email