Buon inizio settimana. Oggi farò un uso personale del mezzo. Una condotta, però, necessaria, anche per rispetto verso i telespettatori di Tele Mia.
Giorni fa ho intervistato il sindaco di Siderno, senatore Pietro Fuda.
Un’intervista, nata dopo le risultanze di un consiglio comunale quanto meno rumoroso. Tanto che nel sottopancia, che ha accompagnato graficamente l’intervista televisiva, abbiamo titolato: Siderno, Amministrazione in bilico?
Al primo cittadino sidernese abbiamo chiesto un po’ di cose, anche scomode. Lui da politico esperto ha saputo rispondere, senza esasperare toni e contenuti.
E noi non volevamo esasperare alcunché. Solo ottenere risposte.
Ebbene, la sciocca dietrologia non ha mancato di far cogliere la sua altrettanto sciocca presenza.
Un’analisi scialba e prevenuta ha voluto far interpretare la mia decisione di intervistare Fuda che, peraltro, mai si sarebbe prestato a certi giochetti, come un iniziale approccio all’amministrazione comunale, finalizzato al tentativo di ottenere la guida, certamente gratificante, dell’ufficio stampa dell’ente comunale.
Fermo restando che avrei molti più titoli di altri, il mio Cv e’ a disposizione di tutti, chiarisco e tranquillizzo che non ho alcuna ambizione in questo senso. Anzi, non ci ho mai pensato. Peraltro, il comune di Siderno per altri due anni non potrà assegnare questo tipo di incarico per la situazione di cassa.
Ma a me personalmente sia che fosse possibile adesso, sia che fosse possibile tra qualche anno, non interessa avere questo incarico.
A Siderno, cittadina dove risiedo, ma dove trascorro molto poco tempo a settimana, ho rifiutato anni addietro anche una carica assessorile. Ove decidessi un giorno di candidarmi, lo farei per la carica di sindaco. Sia chiaro a tutti. In alternativa potrei decidere di accettare eventualmente un assessorato, ma lo stesso dovrebbe essere di peso.
Ritornando all’ufficio stampa, ribadisco di non averci mai nemmeno pensato- ancorché abbia saputo che anni fa un amico aveva lanciato, a mia insaputa, la proposta, che avrei comunque rifiutato, di inserirmi in quell’ufficio- e di non volere ottenere quell’incarico, ne nel presente ne nel futuro.
Nei miei 35 anni di gavetta ho anche diretto uffici stampa e pure di prestigio. Mai pensato, mai cercato, mai voluto Siderno. A chi è venuto il mal di pancia, quindi dico di stare tranquilli e beati per quanto mi riguarda.
Penso di capire cosa abbia rialimentato queste paure: il fatto che sia ritornato ad operare anche, e sottolineo anche, quindi non escluisivamente, nella Locride, dopo lungo periodo di assenza. È stato necessario, in ragione di alcune scelte che ho fatto e di rapporti di lavoro poco coinvolgenti, che ho chiuso per mia volontà. Un bagno di umiltà il mio, che non può che essere apprezzato.
Cio’ non significa che non abbia a 52 anni sogni o ambizioni. Anzi, credo di avere raccolto poco, rispetto al talento, perdonatemi l’immodestia, che ho. Ma io non sono uso, forse per timidezza, forse per incapacità, a frequentare uffici che contano, segreterie di varia natura, abilmente approcciate e frequentate – certe carriere si son viste- da molti altri operatori dell’informazione.
Io ho lavorato per la stampa locale, nazionale ed estera. Attualmente partecipo, mettendo non sin di ma fi5rza lavoro, ad un progetto di informazione in Canada. Anzi mi chiedo come mai abbia avuto, tra gli altri, consulenze da televisioni come Tele France 1, Canal Plus, recentemente HSE 24 e solo ospitate, ma mai incarichi o assunzioni da Rai o Mediaset. Già chissà?
E pensate che mi possa crucciare o arrovellare per l’ufficio stampa di Siderno? Suvviaaaa, direbbe Mughini.
Continua....
di Enzo Romeo