Ven. Nov 22nd, 2024

Lo dichiara l’ad Bourla. La nota di Pfizer e BioNTech: “Fino a 3 miliardi di dosi nel mondo entro il 2021”

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Pfizer al lavoro sull’ipotesi vaccinazione annuale contro il coronavirus. Lo dichiara Albert Bourla, presidente e amministratore delegato di Pfizer, in una nota in cui il gruppo farmaceutico Usa e il suo partner tedesco dettagliano il nuovo accordo di fornitura siglato con l’Unione europea per 1,8 miliardi di dosi nel periodo 2021-23. “Proseguire la vaccinazione” contro il coronavirus pandemico “oltre il 2021 è fondamentale poiché Covid-19 continua a diffondersi rapidamente in tutta Europa e nel mondo. Dopo più di un anno” dall’inizio dell’emergenza “continuiamo a migliorare la conoscenza di Covid-19 e stiamo lavorando per capire se, analogamente a quanto accade con l’influenza stagionale, la vaccinazione annuale possa fornire la protezione più duratura” contro Sars-CoV-2, spiega Bourla.

“Siamo orgogliosi di poter essere un partner a lungo termine nella battaglia dell’Ue contro questa devastante pandemia – aggiunge il Ceo – e di rimanere fermi nel nostro impegno a produrre e fornire potenzialmente miliardi di dosi in più del nostro vaccino ogni anno”.

“Ci sono prove crescenti che Covid-19 continuerà a rappresentare una sfida per la salute pubblica per anni – sottolinea Ugur Sahin, co-fondatore e amministratore delegato di BioNTech – Questo contratto con la Commissione europea garantirà che dosi sufficienti di Comirnaty siano disponibili per tutti i cittadini dell’Ue anche nel 2022 e nel 2023. Con queste dosi aggiuntive e i nostri continui investimenti in ricerca e sviluppo, volti ad adattare il nostro vaccino per affrontare varianti nuove ed emergenti” di Sars-CoV-2, “continueremo ad avere un impatto significativo negli sforzi dell’Ue per proteggere la salute pubblica”.

“Sulla base delle proiezioni attuali, Pfizer e BioNTech ritengono di poter produrre almeno 2,5 miliardi di dosi del vaccino” Comirnaty contro Covid 19 “in totale entro la fine del 2021, con il potenziale di fornire fino a 3 miliardi di dosi” a livello globale, sottolineano il gruppo farmaceutico Usa e il suo partner tedesco nella nota. I 900 mln oggetto nel nuovo contratto verranno erogati su base mensile a partire dal prossimo dicembre e la fornitura proseguirà fino al 2023. Considerando anche l’opzione di ulteriori 900 mln di dosi, sale quindi a 2,4 mld di dosi la fornitura di vaccino anti-Covid all’Unione europea entro il 2023. Tutte le dosi per la Ce dovrebbero essere prodotte nell’Unione europea, precisano le due aziende.